Ripetizioni private: all’università 1 studente su 5 diventa tutor - Studentville

Ripetizioni private: all’università 1 studente su 5 diventa tutor

Ripetizioni private: all’università 1 studente su 5 diventa tutor

Una recente ricerca rivela come sia un’attività che offre opportunità economiche e di crescita personale grazie al passaparola e alle piattaforme online.

Le ripetizioni private rappresentano una delle attività lavorative più comuni tra gli studenti italiani, sia che frequentino le scuole superiori sia durante l’università. Lo rivela una ricerca di Ripetizioni.it, il portale leader nel settore del supporto scolastico: circa il 10% degli studenti delle superiori si cimenta nel ruolo di tutor, una percentuale che raddoppia tra gli universitari, dove 1 su 5 impartisce lezioni private. Questo “lavoretto”, oltre a garantire un aiuto economico, permette agli studenti di acquisire competenze trasversali utili per il futuro lavorativo.

Dare ripetizioni nasce spesso come un’occupazione occasionale, ma per alcuni può trasformarsi in una vera e propria fonte di reddito: mentre la media degli introiti mensili si aggira intorno ai 200 euro, il 5% dei tutor riesce a superare i 1.000 euro al mese, dimostrando il potenziale economico di questo mercato.

Gli studenti delle superiori si concentrano principalmente su materie scientifiche come matematica, fisica e chimica, che coprono il 31% delle ripetizioni offerte; seguono le discipline umanistiche (21%) e le lingue straniere (16%). Gli universitari, invece, mostrano una maggiore inclinazione verso le materie umanistiche, con un 40% che si dedica a italiano, storia e filosofia, mentre il 34% rimane attivo nelle aree STEM.

Come si diventa tutor e chi sono i clienti

Il passaparola continua a essere il canale principale per trovare nuovi studenti, utilizzato da circa il 60% dei tutor, ma le piattaforme specializzate come Ripetizioni.it stanno guadagnando terreno, scelte dal 10% degli studenti per promuoversi, in quanto rendono più facile connettersi con famiglie e studenti in tutta Italia, abbattendo le barriere logistiche del passato.

Le modalità di insegnamento variano a seconda del livello di studio del tutor. Gli studenti delle superiori tendono a seguire un unico alunno per volta, mentre gli universitari sono più propensi a gestire anche due studenti contemporaneamente. Per quanto riguarda la clientela, gli studenti di entrambi i gruppi si rivolgono principalmente a chi frequenta le superiori, ma c’è anche un interesse crescente verso i ragazzi più giovani delle elementari e delle medie.

Un’attività formativa e flessibile

Le ripetizioni private offrono non solo un guadagno economico, ma anche un’opportunità di crescita personale. Come sottolinea Marco Sbardella, fondatore di Ripetizioni.it: “Le ripetizioni private sono quei ‘lavoretti’ spesso dati per scontati, ma in realtà rappresentano una straordinaria opportunità per acquisire soft skills come problem solving, leadership e lavoro in team. Inoltre, permettono di accedere a un’attività lavorativa flessibile e gratificante”.

L’indagine evidenzia anche l’importanza della digitalizzazione in questo settore. Piattaforme come Ripetizioni.it semplificano il processo di candidatura e verifica, permettendo agli aspiranti tutor di iniziare rapidamente anche senza esperienze pregresse o contatti preesistenti.

Un mercato in evoluzione

Le ripetizioni private si confermano un fenomeno in espansione, favorito da una crescente domanda di supporto scolastico personalizzato e dall’accesso facilitato garantito dalle tecnologie digitali. Per molti giovani, insegnare diventa un modo per scoprire il proprio potenziale, contribuire al percorso formativo di altri studenti e, al contempo, costruire una solida base per il futuro.

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