Il discorso ministeriale: l’annuncio e le promesse di Valditara
Durante la visita in Campania dell’8 maggio, il ministro Valditara ha lanciato importanti dichiarazioni sul futuro economico degli insegnanti. All’Istituto Galilei-Vetrone di Benevento ha affrontato varie tematiche educative, annunciando: “Abbiamo messo i soldi sul piatto per portare nelle tasche degli insegnanti risorse importanti“.
La proposta attuale prevede un aumento medio lordo mensile di circa 140 euro, coinvolgendo 1,28 milioni di lavoratori scolastici.
La trattativa sul contratto: l’impegno di Aran e dei sindacati
Il percorso negoziale per il rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro del settore Istruzione e Ricerca per il triennio 2022-2024 è entrato nel vivo. La trattativa, inaugurata a febbraio, ha visto lo scorso 7 maggio il terzo incontro tra l’Agenzia per la Rappresentanza Negoziale nelle pubbliche amministrazioni (Aran) e le organizzazioni sindacali, con il prossimo appuntamento già fissato per il 28 maggio.
Sul tavolo delle negoziazioni, il governo ha stanziato 3,2 miliardi di euro destinati a circa 1,28 milioni di lavoratori della scuola, compreso il personale non docente. Nonostante l’impegno dichiarato, la proposta di un aumento medio lordo mensile di circa 140 euro non sembra convincere la categoria.
Un recente sondaggio commissionato dal sindacato Gilda all’istituto Swg rivela infatti che l’87% dei docenti intervistati considera l’incremento previsto inadeguato a compensare l’erosione del potere d’acquisto subita negli ultimi anni.
La retribuzione dei docenti: le cifre che raccontano una professione sottovalutata
Il sistema retributivo italiano per gli insegnanti, definito dal CCNL 2019/2021, presenta una struttura articolata che varia in base al grado di istruzione e all’anzianità di servizio. Un docente di scuola dell’infanzia o primaria inizia la carriera con uno stipendio lordo annuo di 20.897 euro, che può aumentare fino a 30.537 euro dopo 35 anni di servizio.
La situazione migliora leggermente per gli insegnanti delle scuole medie, con una retribuzione iniziale di 22.679 euro e un tetto massimo di 33.837 euro. Nelle scuole superiori, il quadro si complica ulteriormente: i docenti laureati percepiscono tra i 22.679 e i 35.505 euro, mentre quelli diplomati tra i 20.897 e i 31.492 euro.
Il rapporto OCSE evidenzia una realtà preoccupante: gli stipendi degli insegnanti italiani risultano tra i più bassi nei Paesi membri, posizionandosi nettamente sotto la media europea e internazionale.