La Carta del docente, strumento essenziale per l’aggiornamento professionale degli insegnanti, subirà significative trasformazioni a partire dall’anno scolastico 2025/2026. La VII Commissione Cultura di Palazzo Madama ha recentemente approvato l’emendamento 6.0.100, presentato dal Governo al decreto-legge n. 45 del 7 aprile 2025.
Questa modifica normativa ridisegnerà completamente le modalità di assegnazione, l’importo e i beneficiari del bonus. Non si tratterà più di un contributo fisso di 500 euro, ma di una somma variabile determinata sulla base delle risorse disponibili e del numero crescente di aventi diritto, con nuove regole per la rendicontazione e l’inclusione dei docenti precari.
La riduzione dell’importo annuale: cosa cambia per i docenti
L’attuale somma di 500 euro annui destinata a ciascun insegnante subirà una significativa diminuzione a partire dall’anno scolastico 2025/2026. Questa riduzione è la diretta conseguenza dell’ampliamento della platea dei beneficiari, che includerà anche i docenti con contratto a tempo determinato.
Il valore del bonus sarà determinato sulla base di un calcolo proporzionale che terrà conto del numero totale degli aventi diritto e delle risorse finanziarie disponibili. La definizione dell’importo esatto avverrà tramite un decreto congiunto firmato dal Ministro dell’Istruzione e del Merito e dal Ministro dell’Economia e delle Finanze, che stabilirà anche i nuovi criteri e le modalità di assegnazione della Carta.
La nuova procedura obbligatoria per le fatture
Con le modifiche in arrivo, la rendicontazione diventa un aspetto cruciale per l’utilizzo della carta del docente. Il nuovo regolamento stabilisce che tutti i soggetti richiedenti dovranno presentare a Consap la richiesta di rimborso entro un termine perentorio di 90 giorni dalla validazione dei buoni.
Questa scadenza non rappresenta un’eccezione per le situazioni pregresse: anche le fatture relative ai buoni validati prima dell’entrata in vigore della legge di conversione del decreto dovranno rispettare lo stesso limite temporale. La norma introduce così un meccanismo più rigoroso che uniforma tutte le procedure di rimborso, indipendentemente dal periodo di riferimento, garantendo maggiore efficienza nel sistema amministrativo.
L’estensione della carta ai supplenti con contratto annuale
Una svolta significativa riguarda l’inclusione dei docenti precari tra i beneficiari della carta. In applicazione della legge di bilancio 2025, il bonus sarà finalmente accessibile anche agli insegnanti con contratto a tempo determinato fino al 30 giugno e al 31 agosto.
Orazio Ruscica, segretario nazionale dello Snadir e presidente di FGU Gilda Unams, ha definito questo cambiamento “un risultato straordinario, figlio del nostro impegno continuo e costante”. Per quanto concerne gli arretrati derivanti da sentenze favorevoli, occorrerà attendere i necessari passaggi tecnico-amministrativi, frutto dell’azione sindacale e della sentenza del Consiglio di Stato n. 1842/2022.