“Siamo pronti a specializzare complessivamente circa 19mila docenti di sostegno entro dicembre”, ha dichiarato il Presidente Francesco Manfredi in un’intervista rilasciata a Italia Oggi, tracciando un obiettivo che apre nuove prospettive per l’inclusione scolastica. L’iniziativa rappresenta un passo fondamentale per garantire una formazione qualificata nel settore del sostegno, rispondendo alle crescenti necessità degli istituti educativi italiani.
INDIRE si trova attualmente nella fase di definizione della propria offerta formativa, mentre le università si apprestano ad attivare i relativi corsi in risposta agli avvisi del Ministero dell’Istruzione e del Merito, la cui pubblicazione è prevista nei prossimi giorni. Questa sinergia istituzionale mira a creare un sistema formativo efficace che possa rispondere concretamente alla carenza di personale specializzato.
Le modalità didattiche: tra online e presenza per una formazione accessibile
I percorsi formativi prevedono lezioni teoriche erogate su piattaforma online in modalità sincrona, con una parte asincrona limitata al 10% del monte ore complessivo. I laboratori si svolgeranno esclusivamente in sincrono, con contenuti differenziati per ordine scolastico e tipologia di disabilità affrontata.
Il presidente Manfredi ha garantito che i corsi saranno facilmente frequentabili. Il tirocinio, unico elemento non delegabile all’online, sarà obbligatorio per i candidati con titolo estero privi di esperienza, mentre risulterà assolto per chi ha già prestato servizio.
I numeri e le opportunità in campo per gli aspiranti specializzati
Il piano di specializzazione prevede complessivamente 52.662 posti destinati ai docenti triennalisti, suddivisi per grado scolastico con una concentrazione maggiore nella scuola primaria. A questi si aggiungono circa 10.000 posti stimati per i docenti con titoli conseguiti all’estero.
Di questo totale, ben 19.000 posizioni saranno gestite direttamente da INDIRE, mentre le restanti verranno attivate dalle università in autonomia o mediante convenzioni con l’istituto.
Per rispettare la scadenza del 31 dicembre 2025 indicata nel Decreto 71/2024, il presidente Manfredi ha confermato l’organizzazione di due sessioni formative da quattro mesi ciascuna. Questa programmazione rappresenta un’opportunità concreta per contrastare il fenomeno delle supplenze senza titolo che negli ultimi anni ha particolarmente colpito la scuola primaria, garantendo finalmente un accesso strutturato alla specializzazione.
I requisiti necessari e le prospettive per il futuro
Per accedere ai percorsi di specializzazione sul sostegno, i docenti devono possedere almeno tre anni di servizio su posto di sostegno negli ultimi cinque relativamente al grado richiesto. Altrettanto importante è la situazione degli aspiranti con titolo conseguito all’estero, che possono partecipare se in attesa di riconoscimento o con un contenzioso in atto, purché si trovino nelle condizioni indicate dal decreto alla data del 1° giugno 2024.
Per quanto riguarda il tirocinio, chi vanta già un anno di esperienza nel sostegno vedrà ridotti i crediti da conseguire da 48 a 36, mentre gli altri dovranno completare 12 crediti di tirocinio pratico. Questa massiccia operazione di specializzazione rappresenta un’opportunità senza precedenti per professionalizzare il settore, garantendo continuità didattica e migliorando la qualità dell’inclusione scolastica, con l’obiettivo di costruire un sistema educativo più stabile e preparato ad affrontare le sfide dell’insegnamento specializzato.