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Catarsi: significato e accezione

Il significato di catarsi: la spiegazione del termine e le varie accezioni con cui può essere utilizzato.

Termine utilizzato piuttosto frequentemente, non tutti sanno cosa significa catarsi: eccolo spiegato.

Etimologia e significato di catarsi

Il termine catarsi (dal greco katharsis, ovvero purificazione) veniva originariamente utilizzato per definire particolari riti o cerimonie mirate a purificare l’anima dalle materialità del corpo e dall’irrazionalità delle passioni. Mezzi di purificazione per eccellenza erano considerati l’acqua, il fuoco e il sangue; pertanto, tali rituali prevedevano sovente l’esecuzione di sacrifici.

Attraverso i secoli, la parola si è quindi caricata di diverse sfumature, arricchendosi di significati via via più complessi tanto che, nella storia del pensiero, il termine è stato usato di volta in volta con accezione medica, estetica, etica e metafisica.

Catarsi: Aristole e le tragedie greche

Il primo ad introdurre il concetto di momento catartico fu Platone, secondo il quale “quando giunge nel mondo delle idee, l’anima è soggetta al processo catartico, che distrugge tutti quei mali che l’hanno afflitta durante la vita terrena, purificandola”. Secondo Platone, anche in vita possono tuttavia verificarsi svariati processi catartici, che consentono all’uomo di liberarsi dalla caverna buia dell’ignoranza.

Il concetto fu quindi ripreso da numerosi filosofi, primo fra tutti Aristotele, che collega la catarsi al potere purificatore della musica e della rappresentazione tragica (ruolo catartico dell’arte nelle tragedie greche).

Secondo il filosofo, infatti, la catarsi dai propri tormenti avveniva durante le tragedie attraverso la visione di “una serie di casi che suscitano pietà e terrore” producendo come effetto quello di “sollevare e purificare l’animo da siffatte passioni”.

Catarsi,significato in psicologia

La catarsi è successivamente stata oggetto di indagine da parte di pensatori quali Socrate, Goethe, Lessing, Nietzsche, Husserl e Schiller. A cavallo tra ‘800 e ‘900, il concetto viene quindi rielaborato da Freud e J. Breuer, che nel campo della psicologia, nell’ambito degli studi sull’isteria formulano il concetto di “metodo catartico”, basato sulla liberazione dai conflitti inconsci attraverso il riaffiorare forzato degli eventi traumatici che hanno segnato l’individuo, anche se ormai dimenticati a livello cosciente.

Sinonimi di catarsi

Per estensione, oggi il termine è altresì utilizzato con il significato generico di purificazione, riscatto, maturazione emotiva, elevazione spirituale. Catartico di dice infatti di un momento o mezzo (ad esempio l’arte) che ha potere purificatorio e liberatorio.

Sinonimi di catarsi possono di conseguenza essere considerati: purificazione, liberazione, rigenerazione, pacificazione, rasserenamento, superamento.

Contrari del termine sono, invece, oppressivo, costrittivo. Catarsi in inglese si traduce con il termine catharsis.

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