Facebook: avete come amici i vostri prof? - Studentville

Facebook: avete come amici i vostri prof?

In Liguria la prima circolare di una scuola italiana sul tema, mentre negli Usa, in Missouri, c'è già una legge sul tema. Mentre molti ragazzi, se non lo usano per continuare le lezioni dopo scuola via web, lo vivono come un mezzo di controllo da parte d
Facebook: avete come amici i vostri prof?

Cari studenti avete mai chiesto l’amicizia su Facebook al vostro prof? "Sì perché non c’è nulla di male" oppure "no per carità non lo farei mai". Qualunque sia la vostra risposta sappiate che presto nella vostra scuola il preside potrebbe decidere di vietarlo. E’ successo ad Albisola, piccolo comune sulla riviera ligure di ponente.

"I professori non possono dare l'amicizia su Facebook ai loro studenti”. E’ quanto si legge in una circolare scolastica sbucata d'improvviso a vietare ai professori l'amicizia sul social network più diffuso, Facebook, con i propri studenti. E' il primo caso del genere in Italia, mentre negli Stati Uniti lo Stato del Missouri ha varato una legge analoga che vieta amicizie tra professori e studenti. E la notizia del provvedimento, dalle medie di Albisola superiore, in un clic è arrivata in tutt'Italia.
Ovviamente scatenando proteste e dibattiti sull'opportunità di condividere bacheche, foto private, conversazioni virtuali tra chi sta in cattedra e chi dovrebbe imparare.

Diverse sono le opinioni dei prof 2.0 e dei dirigenti scolastici convinti che per avvicinare i ragazzi alla scuola lo strumento migliore sia comunicare con loro attraverso i mezzi che amano di più, quindi utilizzando la rete. In rete o in classe, al centro c'è il legame tra insegnanti e alunni. Per alcuni esponenti del mondo scolastico, starebbe nel calo di autorevolezza da parte degli insegnanti che perderebbero il rispetto degli allievi, calandosi sul piano di una amicizia che rimane poi comunque virtuale. Mentre molti ragazzi, se non lo usano per continuare le lezioni dopo scuola via web, lo vivono come un "mezzo di controllo da parte dei prof sulle nostre vite". A confermare questa ipotesi arrivano i commenti dei ragazzi sul web: temono di essere inquadrati, giudicati, vittime di pregiudizi dei loro insegnanti per commenti, politici e non, letti sulle loro bacheche.

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