Tema svolto sull'Emigrazione - StudentVille

Tema svolto sull'Emigrazione

Tema sull’emigrazione: esempio svolto

L’emigrazione è una delle tematiche più affrontate a scuola, in quanto si tratta di un argomento che ci coinvolge sempre di più giorno dopo giorno. Negli ultimi decenni in Italia sono sempre più frequenti gli sbarchi, sempre più gente decide di venire nel nostro paese per fuggire dalla fame e dalla guerra. Si tratta di un fenomeno molto antico e dalla storia sappiamo molto bene che le popolazioni emigravano spesso da un posto all’altro per trovare climi e territori più favorevoli alla sopravvivenza dell’uomo. Devi svolgere un tema su questo argomento ma non sai bene come impostare lo svolgimento? Non ti preoccupare, ci pensiamo noi: ecco un tema svolto sull’emigrazione da usare come spunto per la scuola.

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Tema svolto sull’emigrazione: introduzione

L’emigrazione è un fenomeno di massa che spinge un popolo o parte di esso a spostarsi dal luogo di origine ad un altro luogo. Le cause possono essere tantissime: ambientali, in quanto spesso il luogo d’origine non è adatto alla sopravvivenza dell’essere umano; religiose a causa delle persecuzioni delle minoranze; economiche perché in molti casi si tratta di gente che parte alla ricerca di nuove opportunità.

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Tema sull’emigrazione: svolgimento

Tale fenomeno, nel corso dei secoli, ha interessato diversi popoli, dagli italiani agli ebrei, dagli irlandesi ai tedeschi. In particolare L’Irlanda è stato il paese con più emigrati, a causa delle condizioni pessime dovute al malgoverno della Gran Bretagna. Oggi i migranti provengono soprattutto dalle zone povere del mondo e si dirigono prevalentemente nei paesi occidentali, i quali spesso vengono colti impreparati e non sanno bene come gestire le centinaia di persone appena arrivate. Si tratta non solo di uomini, ma anche donne e bambini: gente che scappa, che paga biglietti costosissimi e che rischia la vita in mare pur di sfuggire alla tragica realtà del loro paese d’origine. E’ troppo facile guardare tutto dalla nostra prospettiva: abbiamo una casa, un letto e pasti caldi. Possiamo uscire tranquillamente, divertirci con parenti e amici, andare in palestra o al concerto del nostro cantante preferito. Andiamo a scuola o al lavoro o, comunque, possiamo sognare un futuro roseo. Fuori da questa tranquilla realtà però c’è qualcosa che noi, non vivendo, non possiamo comprendere in pieno: niente sonni tranquilli per chi vive in mezzo ai bombardamenti, niente scuola o lavoro per chi è perseguitato per motivi sociali o religiosi. Nessun pasto caldo per chi a mala pena riesce a trovare un pezzo di pane per placare i morsi della fame. La soluzione estrema è allora scappare: andare in un paese dove ci sono più opportunità di sopravvivere, di mangiare, di avere un tetto sopra la testa. E allora, se solo per un attimo ci mettessimo nei panni di chi vive in queste condizioni, forse potremmo capire che fuori dal nostro mondo protetto esiste un mondo che soffre e che piange non perché non ha o smartphone, ma perché non ha neanche le scarpe per camminare.

Ecco un’altra traccia svolta:

Tema svolto sull’emigrazione: conclusione

Sappiamo bene che l’emigrazione ha anche i suoi lati negativi, in quanto alcuni immigrati che arrivano nel nostro paese creano un po’ di problemi. Ma non dobbiamo dimenticare due cose: i criminali ci sono anche in Italia e sono italiani, e che tra gli immigrati ci sono anche persone oneste e che vogliono solamente una possibilità, quella di vivere dignitosamente.

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