Videofonini a scuola, multe fino a 30mila euro - Studentville

Videofonini a scuola, multe fino a 30mila euro

Il ministro Fioroni usa il pugno duro: gli studenti che diffondono foto o filmati realizzati a scuola rischiano una sanzione da 3.000 a 30.000 euro.
Videofonini a scuola, multe fino a 30mila euro

ROMA – Laddove non arriva il buon senso potrebbe aiutare il timore di doverla pagare cara. E’ probabilmente questa la speranza che ha indotto il ministro della Pubblica Istruzione, Giuseppe Fioroni – alla luce della sfrenata diffusione di mms e video ose’ o lesivi della dignita’ altrui in ambito scolastico – a emanare una direttiva, inviata a tutte le scuole, per ricordare le norme vigenti in materia di privacy, sanzioni comprese: da 3 a 18 mila euro, ma anche fino 30 mila euro nei casi piu’ gravi. Il provvedimento e’ stato presentato oggi dal ministro, in una conferenza stampa, assieme al presidente dell’Autorita’ garante per la protezione dei dati personali, Francesco Pizzetti che ha collaborato alla stesura della direttiva.

Entrambi convinti che la cultura della legalita’ va promossa anche favorendo la conoscenza delle leggi che gia’ esistono. Chi diffonde immagini con dati personali altrui non autorizzate, tramite internet o mms sappia dunque che rischia multe salate, che possono essere comminate dall’Autorita’ garante della privacy, e sanzioni disciplinari che spettano, invece, alla scuola. Le istituzioni scolastiche hanno, inoltre, la possibilita’, attraverso i regolamenti di istituto, di inibire o sottoporre a determinate cautele l’utilizzo di mms, registrazioni audio e video, fotografie digitali e quant’altro all’interno dei locali scolastici. Ormai non c’e’ giorno che le pagine dei giornali non riportino notizie di immagini, scabrose o poco rispettose della dignita’ altrui, ”rubate” all’interno della comunita’ scolastica e indebitamente diffuse on line o attraverso scambi reciproci di mms.

Soltanto da giugno a novembre l’elenco e’ lunghissimo. Una circolazione incontrollata di filmati, registrazioni audio, foto digitali puo’ dar luogo – ha ricordato Fioroni – a gravi violazioni del diritto alla riservatezza e alla protezione dei dati personali degli interessati, tanto piu’ grave quando riguardi informazioni relative allo stato di salute, alle convinzioni religiose, politiche, sindacali o altri dati sensibili.  A stabilire le regole ci sono innanzitutto il codice per la protezione dei dati personali, poi le pronunce del Garante, lo Statuto degli studenti, ma anche il codice civile (”abuso dell’immagine altrui”) e quello penale (”pubblicazioni oscene”). ”E’ bene che i nostri studenti – ha osservato Fioroni – siano informati sul corretto uso dei filmati e delle foto via telefonino. E sappiano anche che i loro gesti possono avere conseguenze sul piano giuridico e produrre richieste di risarcimento del danno. I ragazzi possono anche dire ‘life is now’ – ha aggiunto il ministro citando un popolare slogan – purche’ sappiano che ‘life is now’ comprende anche le multe”. ”E non si dimentichi – ha aggiunto Pizzetti – che quel che va su un blog ci resta. Una recente ricerca inglese ha tuttavia rivelato che il 70% dei giovani intervistati vorrebbe cancellare le immagini che ha messo in rete. Questa circolare – ha proseguito Pizzetti – mette al centro il dovere della scuola di informarsi per informare, di studiare per insegnare”. Proprio per questo il Garante collaborera’ con il ministero per avviare corsi di formazione per dirigenti scolastici, insegnanti e studenti sui temi della tutela della privacy.

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