L’Università Europea di Roma ha inaugurato l’Anno Accademico 2025/26 nell’Auditorium Giovanni Paolo II, celebrando contemporaneamente i vent’anni dalla sua fondazione. La cerimonia ha visto l’intervento del Magnifico Rettore, prof. P. Pedro Barrajón LC, che ha aperto i lavori con una riflessione sul significato dell’anniversario: «Vent’anni rappresentano un traguardo che non si limita al semplice fluire del tempo: sono la misura di una crescita condivisa, di un progetto culturale che ha preso forma grazie al contributo di docenti, personale, partner, professionisti».
È seguita la lectio magistralis del prof. Alberto Gambino, Prorettore Vicario, dedicata alla necessità di formare “giuristi umanisti” capaci di integrare competenze tecniche e dimensione umana. L’ospite d’onore, il prof. Francesco Saverio Marini, Giudice della Corte Costituzionale, ha concluso con una riflessione sulla tutela dei diritti umani nell’attuale contesto di incertezze globali.
Dal 2005 l’ateneo ha sviluppato un’offerta che spazia da Economia e Giurisprudenza a Psicologia, Scienze della Formazione Primaria, Turismo e Medicina e Chirurgia.
La ricerca Talents Venture: competenze 2045 e occupazione IA
Durante l’evento, i rappresentanti di Talents Venture, dott. Pier Giorgio Bianchi e dott. Carlo Valdes, hanno illustrato uno studio sulle trasformazioni che investiranno la formazione accademica nei prossimi vent’anni.
La ricerca evidenzia come entro il 2045 circa 18 milioni di persone tra i 30 e i 55 anni dovranno aggiornare le proprie competenze, una sfida resa urgente dall’avanzamento dell’intelligenza artificiale.
Il mercato del lavoro sta già registrando segnali concreti: nella prima metà del 2025 nel Lazio sono stati pubblicati su LinkedIn oltre 1.000 annunci dedicati all’IA, pari al 21% della domanda nazionale per questo settore. I dati occupazionali confermano la centralità delle competenze digitali avanzate nella transizione in corso.
Per rispondere a questa esigenza, lo studio propone che gli atenei si trasformino in hub di lifelong learning, offrendo percorsi formativi flessibili e digitali in grado di accompagnare i professionisti lungo l’intero arco della carriera.
Un cambiamento che diventa necessario anche alla luce del calo demografico previsto: entro il 2045 in Italia i giovani tra 18 e 21 anni diminuiranno di circa 450.000 unità (una contrazione del 19% rispetto ai valori attuali), con 45.000 studenti in meno nel solo Lazio.
La combinazione tra crescita della domanda di competenze e riduzione della popolazione studentesca tradizionale impone agli atenei una riconfigurazione strategica dell’offerta formativa.
Le ricadute su studenti e atenei: dall’offerta flessibile al lifelong learning
I dati di Talents Venture tracciano un nuovo orizzonte formativo per chi studia oggi. Entro il 2045, circa 18 milioni di lavoratori tra i 30 e i 55 anni dovranno aggiornare le proprie competenze, con l’intelligenza artificiale al centro della domanda professionale.
Solo nel Lazio, oltre 1.000 annunci AI nella prima metà del 2025 rappresentano il 21% della richiesta nazionale, segnalando un’urgenza che non risparmia nessuna regione.
Per gli studenti e i neolaureati, questo scenario impone una strategia formativa continua: il diploma o la laurea non saranno più traguardi definitivi, ma tappe di un percorso di upskilling e reskilling permanente. Competenze digitali, data science e applicazioni AI diventeranno necessarie in settori finora lontani dalla tecnologia, richiedendo apprendimenti mirati e aggiornamenti frequenti.
Gli atenei, secondo lo studio, devono trasformarsi in hub di lifelong learning, offrendo percorsi flessibili, modulari e digitali accessibili anche a chi lavora. Questa evoluzione risponde a una doppia pressione: da un lato la crescita esponenziale della domanda di nuove competenze, dall’altro il calo demografico che ridurrà di 450.000 unità i giovani tra 18 e 21 anni entro il 2045, spingendo le università a rivolgersi a un pubblico più maturo e diversificato.
Le premiazioni e la community UER
La cerimonia si è conclusa con il riconoscimento dei migliori studenti e studentesse dell’Anno Accademico 2024/2025, degli atleti delle squadre Panthers, dei progetti di responsabilità sociale e dei risultati del Career Service. Le premiazioni hanno celebrato l’eccellenza accademica e l’impegno della comunità UER.