Le alte temperature influenzano negativamente le capacità cognitive, con ripercussioni dirette sulle performance degli studenti durante gli esami. Un recente studio condotto in Cina ha analizzato questo fenomeno durante l’Esame Nazionale di Ammissione al College (NCEE), una delle prove più importanti nel sistema educativo cinese.
La ricerca ha evidenziato come il caldo possa compromettere significativamente i risultati, influenzando non solo il percorso accademico immediato degli studenti, ma anche le loro future opportunità professionali. Una questione sempre più rilevante in un’epoca di cambiamenti climatici e temperature in costante aumento.
I dati: l’impatto della temperatura sui risultati degli esami
Lo studio rivela dati sorprendenti sull’influenza del caldo sulle prestazioni cognitive. Un incremento della temperatura di circa 2°C durante le prove d’esame causa una significativa riduzione del punteggio complessivo dello 0,68%, particolarmente evidente tra gli studenti più brillanti.
Le giornate con temperature intorno ai 32°C comportano un calo delle performance pari al 13% rispetto a quelle registrate a 24°C. Questo impatto negativo si traduce non solo in risultati immediati inferiori, ma compromette potenzialmente i percorsi formativi futuri, influenzando l’accesso alle università e le successive opportunità professionali degli studenti.
Lo studio ha analizzato gli effetti della temperatura sulle performance cognitive misurando con precisione le variazioni in deviazione standard. I ricercatori hanno rilevato che l’aumento di circa 2°C durante l’esame provoca un calo del punteggio complessivo dello 0,68%, equivalente al 5,83% di una deviazione standard.
Questo si traduce in una diminuzione dell’1,2% della probabilità di accedere alle università più prestigiose. La temperatura media durante le sessioni d’esame si attesta sui 23,21°C, suggerendo che gli studenti nelle regioni più calde subiscono svantaggi significativi, problema destinato ad acuirsi con i cambiamenti climatici.
Confronti internazionali e studi analoghi
Lo studio cinese mostra effetti più significativi rispetto alle ricerche condotte in paesi sviluppati come gli Stati Uniti. La ricerca di Park a New York City, ad esempio, ha rilevato impatti più contenuti sul rendimento scolastico grazie alla diffusione dell’aria condizionata.
Tuttavia, entrambi gli studi confermano l’influenza negativa delle alte temperature sui processi cognitivi, con differenze legate al contesto climatico e all’importanza attribuita agli esami standardizzati. Le diverse condizioni socioeconomiche e infrastrutturali giocano un ruolo fondamentale nell’amplificare o mitigare questi effetti in ambito internazionale.
Secondo lo studio, gli insegnanti tendono ad adottare comportamenti compensativi aumentando i voti per gli studenti che affrontano esami in giornate particolarmente calde. Questa pratica tenta di mitigare l’impatto negativo delle alte temperature, ma solleva interrogativi sul futuro, considerando che il cambiamento climatico potrebbe accentuare ulteriormente queste problematiche.