All’istituto comprensivo Primo Levi di Sergnano, in provincia di Cremona, una storia di innovazione e inclusione sta cambiando la vita di uno studente. Luca, un alunno in carrozzina impossibilitato a parlare, ha trovato una nuova voce grazie a un software rivoluzionario. Questa tecnologia, sviluppata da un giovane professore di Scienze appassionato di programmazione, permette al ragazzo di comunicare efficacemente con insegnanti e compagni attraverso un sistema di sintesi vocale.
L’iniziativa rappresenta un esempio concreto di come la tecnologia possa abbattere le barriere comunicative nel contesto scolastico, promuovendo un ambiente davvero inclusivo.
Realizzazione del software
Il software ‘Logos’ rappresenta un’innovativa soluzione di comunicazione basata su un sistema di griglie dove le immagini vengono associate a frasi o parole, successivamente trasformate in voce artificiale. Daniele Ferrari, professore di Scienze e sviluppatore trentaquattrenne, ha creato questo strumento con l’obiettivo di renderlo accessibile gratuitamente a chiunque ne abbia necessità.
Il programma opera attraverso un tablet ancorato alla carrozzina mediante un braccio mobile, permettendo all’utente di selezionare le immagini desiderate che vengono poi convertite in comunicazione vocale.
Come sottolinea la dirigente scolastica Ilaria Andreoni, questa tecnologia rappresenta perfettamente l’ottica di inclusione che dovrebbe guidare ogni istituto scolastico.
La caratteristica distintiva di Logos risiede nella sua semplicità d’uso e nella sua estrema adattabilità. Il sistema permette di costruire griglie personalizzate, associando alle immagini sia frasi complete sia singole parole che, combinate tra loro, possono formare espressioni più complesse. Questa flessibilità consente di ampliare significativamente le possibilità comunicative degli utenti, mantenendo al contempo un’interfaccia intuitiva e funzionale.
Le prospettive future
L’implementazione del software ha trasformato radicalmente la capacità comunicativa di Luca all’interno della classe, permettendogli di interagire efficacemente con compagni e insegnanti. La versatilità del programma si è dimostrata preziosa anche in altri contesti, come nel caso di un cinquantenne colpito da ischemia che, grazie a un joystick personalizzato, ha ritrovato la possibilità di esprimersi nonostante le difficoltà motorie.
La natura adattabile di Logos apre nuove prospettive per l’utilizzo con altri studenti dell’istituto, tra cui un bambino della scuola dell’infanzia che potrà beneficiarne al suo ingresso nella primaria. Ferrari sottolinea come il progetto, essendo gratuito e socialmente orientato, possa essere facilmente esteso per rispondere alle diverse necessità comunicative degli utenti, creando interfacce personalizzate secondo le specifiche esigenze di ciascuno.
Foto copertina via ilfattoquotidiano.it