Accusato di molestie da quattro studentesse, assolto in appello: il docente era stato costretto a lasciare la scuola

Accusato di molestie da quattro studentesse, assolto in appello

Un professore di educazione fisica è stato recentemente assolto dalla Corte d'Appello di Milano dalle accuse di molestie e violenza sessuale.
Accusato di molestie da quattro studentesse, assolto in appello

Un professore di educazione fisica, con oltre vent’anni di servizio alle spalle, è stato recentemente assolto dalla Corte d’Appello di Milano dalle gravi accuse di molestie e violenza sessuale mosse da quattro ex studentesse. Il docente, che in primo grado aveva ricevuto una condanna a due anni con pena sospesa, è stato dichiarato completamente estraneo ai fatti contestati, con la magistratura di secondo grado che ha ritenuto inesistenti gli episodi denunciati.

La vicenda, iniziata nel 2017 e protrattasi per oltre sei anni, si è conclusa con una piena riabilitazione penale dell’insegnante, che però ha già pagato un prezzo altissimo in termini personali e professionali, essendo stato costretto ad abbandonare la scuola e la carriera costruita nel tempo.

Riassunto della vicenda

L’insegnante di educazione fisica, con oltre vent’anni di servizio, ha visto la sua carriera interrotta da gravi accuse. L’inchiesta, avviata nel 2017, ha portato alla sua sospensione nel 2020, con conseguente decurtazione dello stipendio e allontanamento dall’istituto. La vicenda giudiziaria è durata complessivamente più di sei anni.

Decisione della Corte d’Appello

La sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Milano ha completamente ribaltato il verdetto di primo grado, assolvendo il professore di educazione fisica da tutte le accuse di molestie e violenza sessuale. Mentre in primo grado era stata stabilita una condanna a due anni con pena sospesa, i giudici del secondo grado hanno ritenuto l’insegnante totalmente estraneo ai fatti contestati.

La magistratura d’Appello ha espresso un giudizio netto, dichiarando addirittura “inesistenti” gli episodi denunciati dalle quattro ex studentesse di età compresa tra i 15 e i 18 anni. Questa decisione rappresenta una svolta decisiva nella vicenda giudiziaria, restituendo al docente una piena riabilitazione penale dopo anni di procedimenti legali che avevano compromesso la sua reputazione professionale.

Effetti sulla carriera del docente

La vicenda ha avuto conseguenze devastanti sulla vita professionale dell’insegnante di educazione fisica. Dopo la sospensione avvenuta nel 2020, il docente ha subito non solo una significativa decurtazione dello stipendio, ma si è visto costretto ad abbandonare completamente l’istituto dove insegnava.

Particolarmente doloroso è stato l’impatto su una carriera costruita nell’arco di oltre vent’anni, interrotta bruscamente da accuse che, come stabilito in Appello, si sono rivelate infondate. Il lungo percorso giudiziario ha imposto al professore un’interruzione forzata della sua attività didattica, privandolo non solo della sua fonte di reddito principale ma anche della sua identità professionale consolidata nel tempo.

Le ripercussioni psicologiche di questa esperienza hanno inevitabilmente segnato l’insegnante, trovatosi a dover ricostruire la propria reputazione dopo anni di incertezza e stigma sociale.

Condanna residua e prospettive future

Nonostante l’assoluzione principale, rimane in piedi una condanna a quattro mesi per lesioni relativa a un diverbio con uno studente, in cui il docente avrebbe provocato graffi al collo del ragazzo. Gli avvocati difensori hanno già annunciato l’intenzione di ricorrere anche contro questa condanna residua, mantenendo aperta la controversia legale.

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