Recenti statistiche confermano l’enorme disagio costantemente attraversato dai giovani d’oggi, incapaci di programmare il proprio avvenire e troppo spesso avvezzi a scelte controproduttive per la propria persona.
L’Unicef parla di ragazzi che durante il percorso negli istituti superiori italiani abbandonano prima di arrivare al diploma, mentre l’Isfol ha svolto una ricerca analoga, anche al di fuori del sistema di istruzione, arrivando a quantificare in 150 mila quelli tra i 14 e i 17 anni che lasciano il sistema di scolastico, quello di formazione professionale o l’apprendistato. Ma il dato che spaventa maggiormente è quello relativo alla spaventosa diminuzione di iscritti tra quelli del primo e ultimo anno del quinquennio: ben 200mila abbandonano il percorso didattico, compresi anche i ripetenti. Andando più nello specifico, stiamo parlando del 33% di dispersione scolastica. Guardando alla più stretta attualità, fortunatamente la percentuale si è leggermente attenuata: dal 2004/2005 ad oggi si registrano circa 189mila iscritti mancanti, cioè il 30,9 % rispetto ai 613mila iniziali.
Queste cifre confermano come il mondo dell’istruzione risulti fortemente condizionato da ciò che lo circonda, le continue tentazioni presenti al mondo d’oggi alle quali gli adolescenti non sanno resistere causano un sensibile calo nell’attitudine allo studio. In diverse occasioni a provocare questo tipo di scelta nei giovani sono cause di forza maggiore, magari realtà non facili o difficoltà di natura economica portano alla necessità di inserirsi prima del tempo nel mondo del lavoro. Ma troppo spesso si tratta invece di ragazzi a cui manca la consapevolezza che senza un adeguato grado d’istruzione il proprio futuro ne risulta decisamente compromesso. Se si pensa che esistono casi in cui pluri-laureati sono ancora alla ricerca di una sistemazione, il diploma diventa un obiettivo primario per alimentare anche una minima speranza di costruirsi un adeguato avvenire, augurandosi dunque che questi numeri inquietanti calino sensibilmente.
Claudio D’Amato