L’articolo 13 del Decreto Ministeriale 226/2022, espressamente richiamato dalla nota ministeriale 95371 dell’11 dicembre 2025, stabilisce in modo puntuale modalità e criteri di valutazione del percorso di formazione e prova dei docenti neoassunti. Questo quadro normativo rappresenta un passaggio cruciale nella carriera degli insegnanti, poiché definisce contenuti, tempi e responsabilità di un processo valutativo che intreccia tre dimensioni fondamentali: le osservazioni in classe, la documentazione professionale e il colloquio finale con test.
L’Allegato A al decreto costituisce la cornice operativa dell’intero processo, fornendo gli strumenti di osservazione, gli indicatori e i descrittori con cui valutare le competenze didattiche pratiche del docente in anno di prova. Senza questo riferimento tecnico, il percorso resterebbe privo di parametri oggettivi e condivisi, rendendo arbitraria ogni decisione finale.
Le osservazioni in classe: ruoli e strumenti
Le osservazioni in classe rappresentano il fondamento empirico dell’intero percorso valutativo. A condurle sono il dirigente scolastico e il tutor accogliente, figure chiamate a rilevare in maniera oggettiva le diverse dimensioni dell’azione didattica del docente neoassunto. L’obiettivo è superare percezioni soggettive e costruire evidenze documentate.
Le schede di osservazione, compilate secondo quanto stabilito nell’Allegato A, costituiscono parte integrante della documentazione ufficiale che verrà poi messa a disposizione del Comitato di valutazione. Questi strumenti strutturati permettono di raccogliere dati lungo tutto l’anno e di garantire un processo trasparente e verificabile, basato su criteri condivisi e non su impressioni individuali.
Il comitato di valutazione: criteri e riferimento al piano di sviluppo
Il comitato di valutazione rappresenta l’organo che, convocato dal dirigente scolastico, è chiamato a verificare le competenze didattiche pratiche del docente neoassunto. Queste competenze sono intese come la traduzione operativa delle conoscenze teoriche disciplinari e metodologiche acquisite durante il percorso di formazione.
Il criterio chiave su cui si basa l’analisi è il piano di sviluppo professionale, un documento che guida l’esame del percorso svolto e costituisce il riferimento valutativo fondamentale per il comitato. Attraverso questo strumento, il comitato può ricostruire le tappe della crescita professionale del docente e valutare la coerenza tra obiettivi dichiarati e risultati raggiunti.
Al termine dell’istruttoria, il comitato esprime il parere finale sul superamento o meno del periodo annuale di prova, sancendo l’ingresso definitivo del docente nell’organico della scuola.
Il portfolio e la dimensione narrativa: cosa presentare e quando
Il colloquio davanti al Comitato di valutazione prende avvio dalla presentazione, da parte del docente neoassunto, delle attività di insegnamento e formazione realizzate durante l’anno. Tali attività devono essere documentate nel portfolio professionale e nelle schede previste dall’Allegato A al DM 226/2022.
La normativa stabilisce una scadenza precisa: il materiale va reso disponibile al Comitato almeno cinque giorni prima della data fissata per il colloquio, consentendo ai membri tempo sufficiente per prenderne visione e preparare le domande.
Oltre alle evidenze formali, la valutazione valorizza la dimensione narrativa del percorso professionale. Il docente è invitato a illustrare il proprio vissuto durante l’anno di prova, descrivendo la partecipazione alla vita scolastica, il ruolo svolto dal tutor accogliente e gli elementi contestuali che hanno inciso sull’esperienza formativa.
Questo racconto riflessivo integra le evidenze documentali con la capacità del docente di leggere criticamente la propria crescita professionale e di situarla nel contesto organizzativo e relazionale della scuola.
Il colloquio con test finale: contenuti, verifica e esito
Il colloquio rappresenta il momento centrale della valutazione del percorso di formazione e prova. Durante questa fase si svolge il test finale, che consiste nella discussione e nella valutazione delle risultanze contenute nell’istruttoria predisposta dal tutor accogliente e nella relazione del dirigente scolastico.
L’attenzione si concentra sull’acquisizione delle competenze emerse durante le attività di osservazione condotte nel corso dell’anno. Il Comitato di valutazione utilizza gli indicatori e i descrittori contenuti nell’Allegato A del DM 226/2022 come griglia di riferimento per verificare il pieno possesso dello standard professionale richiesto.
La valutazione si basa sulle evidenze documentate nel portfolio professionale, nelle schede di osservazione e nei materiali raccolti durante l’intero percorso formativo. Insieme, colloquio e test concorrono alla formulazione del parere finale sul superamento o meno dell’anno di prova, sancendo il passaggio definitivo del docente all’interno della comunità professionale della scuola.