La poesia giambica greca: riassunto - Studentville

La poesia giambica greca: riassunto

La poesia giambica greca. Le caratteristiche principali e gli esponenti della poesia giambica greca.

LA POESIA GIAMBICA GRECA: RIASSUNTO. Ecco il riassunto sulla poesia giambica greca. – La poesia giambica deve il suo nome al metro con cui è composta, vale a dire il giambo, il metro che ha per base il piede ?  ¯ , cioè una sillaba breve e una lunga. Secondo Aristotele, la poesia giambica è la poesia dell’invettiva, della mimesi delle azioni vili, del biasimo e dello scherno. Le prime attestazioni del giambo le ritroviamo in Archiloco e in Erodoto, il quale cita un componimento di Archiloco.
RIASSUNTO POESIA GIAMBICA: CONTENUTI. La poesia giambica greca rappresenta essenzialmente il mondo contemporaneo, attraverso un rapporto concreto, diretto e provocatorio. Le tematiche riguardano la polemica politica, la polemica di costume, attacchi personali, invettiva moraleggiante, fino ad arrivare all’oscenità, alla lussuria e alla derisione di alcuni personaggi. Alla varietà di temi si associano diversi registri narrativi e linguistici, conditi da espressioni gergali e quotidiane. Un espediente tipico della poesia giambica è la persona loquens: il poeta faceva parlare direttamente in prima persona alcuni personaggi presi di mira, per non esporsi direttamente.
POESIA GIAMBICA GRECA: GLI ESPONENTI. Gli esponenti principali della poesia giambica furono Archiloco, Ipponatte, Semonide di Amorgo e Ananio. Ricordiamo però che nella poesia giambica rientrano anche i componimenti in metro diverso dal giambo, per esempio il distico elegiaco. Dunque, i poeti che abbiamo citato scrissero componimenti anche utilizzando altri metri, e possiamo far rientrare nella poesia giambica anche alcune poesie di altri poeti greci, come Senofane, Teognide e Mimnermo, ma anche Alceo e Saffo.
RIASSUNTO POESIA GIAMBICA GRECA: ETIMOLOGIA DI GIAMBO. Rguardo al termine “giambo” sono state proposte diverse etimologie. Secondo alcuni il termine Giambo deriva da Iambe, la serva di Celeo, re di Eleusi, la quale fece ridere Demetra triste per la perdita della figlia Core. Secondo altri il termine rimanda a Thrìambos, una parola della sfera dionisiaca. Altri sostengono che derivi dall’eroe Iambos, figlio di Ares, il quale eseguiva il lancio del giavellotto gettando un urlo (da qui la violenza dei versi giambici). Queste ed altre etimologie sono poco attendibili, tuttavia servono a delineare le caratteristiche di questo genere poetico e alla sua funzione originaria, probabilmente tipica di canti gioiosi e salaci nell’ambito culturale di divinità dell’agricoltura e della fertilità, come Demetra, dea del grano, e Dioniso, dio del vino. In questi contesti la beffa e la scurrilità servono a scacciare il male e tutto ciò che è vecchio.
POESIA GIAMBICA GRECA: ESECUZIONE. Come veniva eseguita la poesia giambica nell’antica Grecia? Questo genere poetico fu affidato al recitativo secco o accompagnato. In parole semplici, la poesia veniva recitata con o senza accompagnamento musicale. Lo strumento che accompagnava la poesia poteva essere a fiato (aulòs), o a corde (iambùke, una specie di arpa).

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