De Senectute Paragrafo 17: versione tradotta - StudentVille

De Senectute, Paragrafo 17

Nihil igitur adferunt qui in re

gerenda versari senectutem negant, similesque sunt ut si qui gubernatorem in navigando nihil agere dicant, cum alii malos

scandant, alii per foros cursent, alii sentinam exhauriant, ille autem clavum tenens quietus sedeat in puppi, non faciat ea

quae iuvenes. At vero multo maiora et meliora facit. Non viribus aut velocitate aut celeritate corporum res magnae geruntur,

sed consilio, auctoritate, sententia; quibus non modo non orbari, sed etiam augeri senectus solet.

Versione tradotta

Nulla dunque portano a sostegno coloro che affermano che la

vecchiaia non può prender parte alla vita pubblica, e sono simili a chi dicesse che il timoniere non fa nulla durante la

navigazione, perché alcuni si arrampicano sugli alberi, altri corrono per il ponte, altri svuotano la sentina, egli invece se

ne sta tranquillo seduto a poppa reggendo il timone. Non fa le cose che fanno i giovani, ma molte di più e di migliori: le cose

importanti non vengono compiute con le forze, la rapidità o l’agilità del corpo, ma col senno, l’autorità, la capacità di

giudizio, di cui la vecchiaia di solito non solo non si priva, anzi si arricchisce.

  • Letteratura Latina
  • De Senectute di Cicerone
  • Cicerone
  • De Senectute

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