Paragrafo 93 - Studentville

Paragrafo 93

Quid enim potest esse tam flexibile, tam devium quam animus eius qui

ad alterius non modo sensum ac voluntatem sed etiam vultum atque nutum convertitur?
Negat quis, nego; ait, aio; postremo

imperavi egomet mihi
Omnia adsentari, ut ait idem Terentius, sed ille in Gnathonis persona, quod amici genus adhibere

omnino levitatis est.

Versione tradotta

Che cosa

infatti vi può essere tanto pieghevole, tanto ambiguo, quanto l'anima di colui che non solo al sentimento e alla volontà

d'un altro, ma all'aspetto del volto e al cenno si muta?
«Nega uno, nego; afferma, affermo; insomma ho fatto legge io

stesso a me di dar sempre ragione in tutto»,
come dice il medesimo Terenzio; ma nel personaggio di Gnatone; accettare però

un amico di tal fatta è leggerezza senza pari.

  • Letteratura Latina
  • De Amicitia di Marco Tullio Cicerone
  • Cicerone

Ti potrebbe interessare

Link copiato negli appunti