I regni romano-barbarici - Studentville

I regni romano-barbarici

I regni romano-barbarici, stati in Europa nati dalla fusione tra Romani vinti e Germani vincitori.

Con la conquista dei barbari, apparvero in Europa nuovi stati indipendenti, chiamati regni Romano-Barbarici, perché nacquero dalla combinazione tra i Germani vincitori e i Romani vinti. Nei nuovi regni l’elemento romano sopravviveva sempre, ad esempio, la chiesa era romana, l’aristocrazia terriera, il sistema amministrativo e anche la tradizione culturale rimase invariata. 

I regni romano-barbarici più importanti furono quello dei Vandali con capitale a Cartagine e il regno dei Visigoti con capitale a Tolosa. Durante il corso del V secolo tutto il territorio dell’impero occidentale fu occupato da diversi stati indipendenti come il regno dei Franchi, Svevi, Angli ecc …

VANDALI E VISIGOTI

I Vandali si erano inizialmente stabiliti nella penisola iberica, ma furono costretti a lasciare il territorio per l’arrivo dei Visigoti. Dopo la presa di Cartagine, Roma riconobbe ufficialmente il regno dei Vandali (439). I Visigoti di Eurico si assicurarono il controllo di quasi tutta la Spagna e di buona parte della Gallia, e il loro divenne il più ampio e potente fra i regni romano-barbarici. Il resto della Gallia era occupata dal regno del Burgundi, con capitale a Lione.

ODOACRE

Nel 476 Odoacre si insedio a Ravenna, proponendosi come governatore e rappresentante in Italia dell’imperatore d’Oriente Zenone. Odoacre voleva che la legittimità del suo potere fosse riconosciuta da Costantinopoli. Governò in Italia per una quindicina di anni. Adottò una politica di convivenza fra Romani e Germani e rispettò la religione cattolica. 

TEODORICO

Al culmine dell’affermazione di Odoacre, giunse in Italia un'altra popolazione germanica: gli Ostrogoti, guidati da re Teodorico. Gli Ostrogoti si spinsero in Italia per il loro desiderio di terre, e fu l’imperatore Zenone a permettere a Teodorico di occupare l’Italia e ad allontanare Odoacre, considerato un usurpatore. Nel 489 gli Ostrogoti giunsero in Italia e sconfissero Odoacre, il quale si rifugiò a Ravenna.

Teodorico adottò una politica di pacifica convivenza fra Romani e Goti, usando sempre molta prudenza per non inasprire i rapporti con i due popoli. Il sovrano intendeva ispirarsi agli ideali della civiltà romana: pace, ordine, saggezza di governo, sviluppo della cultura. 

Ravenna, residenza di Teodorico e della corte, venne abbellita con molti monumenti, e altre città, come Pavia, Verona, Roma furono restaurate. L’abilità politica di Teodorico fece dell’Italia il perno della vita politica di alleanze tra i regni romano-barbarici. Uno degli obiettivi di quest’alleanza era contenere l’espansionismo dei Franchi. Ma essi riuscirono comunque ad impadronirsi di gran parte della Gallia meridionale, e nello stesso tempo il nuovo imperatore d’oriente Giustino ostacolò in Italia la politica di collaborazione tra Romani e Ostrogoti voluta da Teodorico. 

I rapporti con l’impero d’Oriente e con i Franchi convertiti al cattolicesimo allora si inasprirono. Teodorico sentì minacciata la sopravvivenza del suo popolo e cominciò a perseguitare tutti quelli sospettati di collaborare con l’impero d’Oriente. Quando Teodorico morì nel 526, i rapporti tra Ostrogoti e Romani erano completamente logorati. Con la scomparsa del sovrano si segnò la fine del progetto di collaborazione fra i due popoli.

 

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