Bagni come discariche: studenti dovranno chiedere chiave per usarli - Studentville

Bagni come discariche: gli studenti dovranno chiedere la chiave per usarli

Sta facendo discutere la decisione del preside dell'Istituto Severi di Padova, che ha deciso che gli studenti dovranno chiedere la chiave per usare i bagni della scuola.
Bagni come discariche: gli studenti dovranno chiedere la chiave per usarli

Gli studenti dovranno chiedere la chiave per usare i bagni

Da qualche giorno a questa parte, gli studenti dell’Istituto Tecnico Industriale “Francesco Severi” di Padova, per andare in bagno sono costretti a chiedere la chiave al personale preposto. No, non si tratta di un eccessivo controllo dei ragazzi, bensì di una misura presa per fronteggiare una situazione che stava diventando insostenibile. I giovani, infatti, avevano trasformato i servizi in un caos. I bagni in una “discarica” a tutti gli effetti. Da qui la decisione del preside, che ha imposto che, per poterli utilizzare, gli studenti debbano prima chiedere la chiave ad uno dei collaboratori scolastici, che saranno anche direttamente responsabili della loro sorveglianza durante la permanenza al loro interno.

Gli studenti verranno scortati dai collaboratori scolastici

La nuova regola, che è stata diramata dal dirigente scolastico Michele Giannini lo scorso 17 febbraio tramite il registro elettronico, arriva a seguito di una serie di segnalazioni giunte in presidenza e relative all’uso improprio dei servizi igienici. Dal 19 febbraio scorso, quindi, i ragazzi non possono più semplicemente alzare la mano e chiedere, all’insegnante di turno, il permesso di poter uscire di classe per poi recarsi in bagno. Ottenuto il permesso, dovranno recarsi da uno dei collaboratori scolastici per avere la chiave. E da questo saranno “scortati” fino ai servizi.

Nella comunicazione, infatti, viene specificato che “Il collaboratore scolastico rimarrà nei pressi dei servizi”.  Il dirigente ha anche sottolineato come comportamenti del genere non siano tollerabili, e che i colpevoli, una volta individuati, saranno oggetto delle sanzioni disciplinari previste nel regolamento di istituto”. Bene. Per capire meglio a quali comportamenti il dirigente si riferisca dobbiamo fare un passo indietro. Questi sono specificati nella nota diramata il 16 febbraio, ovvero il giorno precedente rispetto a quella della quale abbiamo appena parlato. E che è stata fatta pervenire non solo a tutto il personale scolastico ed agli studenti, ma anche ai genitori di questi ultimi.

Al Severi bagni come discariche

E’ accaduto, infatti, che i bagni dell’istituto siano stati colpiti da atti di vandalismo e sporcizia. Atti che sono stati segnalati da alcuni docenti dell’istituto e ai quali è seguito, come segnalato nella nota del 16 “lo spurgo completo di tutti i bagni e delle colonne” che ha portato al rinvenimento di “bottigliette, carte, involucri di merendine, rotoli di carta igienica interi, preservativi e brick”. Nella nota, il preside ha ricordato come il conferimento corretto dei rifiuti sia obbligatorio. Nonostante le premesse, il provvedimento non è stato accolto positivamente da tutti per il fatto che potrebbe minare il diritto alla privacy dei ragazzi.

A tal proposito, sono scaturite una serie di critiche. Dalle chat di classe e delle loro famiglie sarebbe emerso, ad esempio, che il bagno “incriminato” sarebbe stato chiuso a chiave e, per questo, ai ragazzi non sarebbe stato possibile accedervi. Qualcun altro ha lamentato, invece, la mancata quotidiana pulizia dei servizi, che avrebbe evitato che la situazione degenerasse fino a questo punto. Infine, c’è chi ha posto l’attenzione sul fatto che il numero dei bagni a disposizione degli studenti non sia proporzionato al loro numero, risultando insufficiente.

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