L’infettivologo Matteo Bassetti ha recentemente sollevato un importante allarme riguardo la salute degli adolescenti, concentrandosi sulla relazione tra uso degli smartphone e qualità del sonno. Basandosi su una ricerca condotta dalle università di Cambridge e Fudan di Shanghai su oltre 3.200 giovani, Bassetti ha evidenziato come il sonno rappresenti una necessità biologica fondamentale, particolarmente cruciale durante l’adolescenza quando il cervello è in piena fase di sviluppo.
Secondo quanto riportato dall’esperto, il problema principale risiede nella cattiva “igiene del sonno” che caratterizza la routine di molti ragazzi. Un dato allarmante emerge dalle sue dichiarazioni: in Italia, il 92,4% degli adolescenti utilizza lo smartphone nella propria camera nell’ora precedente al riposo notturno. Questa iperconnessione serale influenza negativamente sia la durata che la qualità del sonno.
Lo studio anglo-cinese ha dimostrato che andare a letto tardi e dormire poco ha conseguenze concrete sullo sviluppo cerebrale degli adolescenti, traducendosi in connettività cerebrale più debole, volumi cerebrali ridotti e prestazioni cognitive inferiori rispetto ai coetanei con abitudini di sonno più regolari.
I consigli dei neuropsichiatri per migliorare il sonno
Durante il recente convegno nazionale congiunto di Sinpf e Sinpia tenutosi a Cagliari, gli esperti hanno condiviso raccomandazioni cruciali per contrastare la crescente problematica dell’insonnia adolescenziale. La professoressa Sara Carucci dell’Università di Cagliari ha evidenziato come gli adolescenti con abitudini di sonno regolari ottengano prestazioni cognitive nettamente superiori rispetto ai coetanei che dormono poco.
La priorità assoluta, secondo i neuropsichiatri, è eliminare l’uso di smartphone e tablet nelle ore serali, specialmente per la navigazione sui social media, che non solo disturba il riposo ma influisce negativamente sulla salute mentale, come sottolineato dallo psichiatra Giovanni Migliarese.
Gli specialisti raccomandano l’adozione di ritmi di sonno salutari fin dalla prima infanzia, pratica che favorisce uno sviluppo cerebrale ottimale. La dottoressa Carucci ha inoltre messo in guardia sul pericoloso collegamento tra cattiva igiene del sonno e altri comportamenti dannosi come scarsa attività fisica, alimentazione scorretta e uso di sostanze, fattori che insieme aumentano significativamente il rischio di sviluppare disturbi d’ansia e depressione.