Bonus giornali scuole 2025/26, domande dal 10 dicembre: copertura fino al 90% delle spese

Bonus giornali scuole 2025/26, domande dal 10 dicembre: copertura fino al 90% delle spese

Le scuole possono richiedere il bonus per abbonamenti a quotidiani e riviste scientifiche con copertura fino al 90% delle spese. Domande dal 10 dicembre 2025.
Bonus giornali scuole 2025/26, domande dal 10 dicembre: copertura fino al 90% delle spese

Il contributo copre fino al 90% delle spese per abbonamenti a quotidiani, periodici, riviste scientifiche e di settore utilizzabili ai fini didattici nell’anno scolastico 2025/26. La misura è rivolta alle scuole ed è disciplinata da un bando del dipartimento Editoria di Palazzo Chigi, con indicazioni operative fornite dal ministero dell’Istruzione e del merito.

Le scuole possono richiedere l’agevolazione per uno o più abbonamenti, anche alla stessa testata, in formato cartaceo o digitale. L’accesso al bonus è subordinato al riconoscimento della funzionalità didattica dei prodotti editoriali attraverso delibera del Collegio docenti, che rappresenta il filtro istituzionale per l’ammissibilità delle spese.

La percentuale del 90% costituisce il limite massimo di copertura, ma non è garantita in modo automatico: l’intensità effettiva del contributo può essere ridotta in base al numero complessivo delle richieste presentate dalle scuole.

Le finestre temporali e i vincoli di pagamento

Le scuole interessate al contributo possono inoltrare la domanda dal 10 dicembre 2025 al 16 marzo 2026, attraverso la piattaforma Sidi. L’agevolazione copre le spese sostenute nel periodo compreso tra il 1° settembre 2025 e il 28 febbraio 2026, esclusivamente per abbonamenti riconosciuti funzionali alla didattica.

L’ammissibilità al bonus richiede che le fatture siano emesse all’interno della finestra temporale di riferimento e che i pagamenti risultino effettuati entro il 16 marzo 2026, data coincidente con la chiusura delle domande. La nota del ministero dell’Istruzione e del merito sottolinea il carattere vincolante di queste scadenze: non saranno prese in considerazione spese relative a periodi diversi o fatture saldate oltre il termine indicato.

La sovrapposizione tra scadenza di pagamento e termine ultimo per le istanze richiede alle scuole un’attenta pianificazione degli acquisti e della rendicontazione, in modo da garantire la coerenza tra periodo di spesa, emissione delle fatture e tempistiche di saldo.

Le spese ammissibili ed esclusioni

Rientrano nell’agevolazione gli abbonamenti a quotidiani, periodici, riviste scientifiche e di settore, sia in formato cartaceo che digitale, purché riconosciuti dal Collegio docenti come strumenti funzionali alla didattica. La delibera dell’organo collegiale costituisce infatti il filtro di ammissibilità indispensabile per l’accesso al contributo.

Le scuole possono richiedere il bonus per uno o più abbonamenti, anche alla stessa testata, consentendo così di coprire più classi o sezioni con lo stesso prodotto editoriale.

Restano invece esclusi dal contributo l’acquisto di libri, i servizi di prestito digitale di prodotti editoriali e tutte le pubblicazioni con finalità diverse da quella didattica. Anche gli acquisti non avallati dal Collegio docenti non potranno accedere all’agevolazione, indipendentemente dalla natura del prodotto.

La circolare ministeriale ricorda inoltre che l’intensità del bonus, indicata al 90%, può essere ridotta in funzione del numero complessivo delle richieste pervenute.

Le modalità di presentazione dell’istanza

Per accedere al contributo, le scuole devono utilizzare esclusivamente la piattaforma Sidi, sistema informativo del ministero dell’Istruzione e del merito. La circolare ministeriale specifica che l’istanza va corredata dalla delibera del Collegio docenti, documento indispensabile per attestare la funzionalità didattica dei prodotti editoriali richiesti.

Verranno valutate unicamente le richieste accompagnate da fatture emesse tra il 1° settembre 2025 e il 28 febbraio 2026, saldate entro il termine ultimo del 16 marzo 2026. L’assenza di uno di questi requisiti formali comporta l’esclusione dal beneficio.

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