Il burnout dei dirigenti scolastici e la sfida del middle management

Burnout dei dirigenti scolastici, Valditara punta sul middle management

L'indagine condotta da ANP-LUMSA ha messo in luce una situazione allarmante per i dirigenti scolastici italiani, operanti in condizioni di forte pressione quotidiana.
Burnout dei dirigenti scolastici, Valditara punta sul middle management

L’indagine condotta da ANP-LUMSA ha messo in luce una situazione allarmante per i dirigenti scolastici italiani. Coinvolgendo circa 1.800 presidi, lo studio ha rivelato che la quasi totalità del campione opera in condizioni di forte pressione quotidiana. I dati numerici parlano chiaro: il livello medio di burnout si attesta a 66,37, lo stress raggiunge quota 58,74, mentre la percezione dello stato di salute crolla a un preoccupante 38,13.

I dirigenti denunciano ritmi di lavoro insostenibili, con carichi distribuiti in modo irregolare durante l’anno scolastico e una mole di compiti amministrativi che frequentemente risulta impossibile completare nei tempi previsti, generando frustrazione e senso di inadeguatezza.

La risposta del ministero: valorizzare le figure intermedie

Il Ministro dell’Istruzione Valditara ha risposto all’emergenza burnout condividendo le preoccupazioni dell’ANP e proponendo soluzioni concrete. “Siamo assolutamente d’accordo nel valorizzare le figure intermedie, come i vicepresidi”, ha dichiarato il ministro, riconoscendo la necessità di un sistema di supporto strutturato per alleggerire il carico dirigenziale.

La strategia ministeriale procede già in questa direzione con l’introduzione di figure come tutor e docenti orientatori, pensati per distribuire le responsabilità organizzative all’interno degli istituti. Questo approccio al middle management scolastico rappresenta un tentativo di costruire un’architettura gestionale più equilibrata, capace di rispondere alle crescenti complessità amministrative senza sacrificare la qualità dell’offerta formativa o la salute dei dirigenti.

Le soluzioni concrete per le istituzioni scolastiche accorpate

Tra le misure più significative annunciate dal ministro Valditara spicca una novità organizzativa di rilievo per le istituzioni scolastiche soggette ad accorpamento. Il dirigente responsabile potrà avvalersi di un vicario dedicato esclusivamente alla gestione della sede distaccata, figura che sarà completamente esonerata dagli impegni didattici per concentrarsi sulle mansioni gestionali.

Questo provvedimento rappresenta un tassello importante nel mosaico più ampio di rinnovamento strutturale del sistema scolastico, che include anche la revisione del contratto nazionale di categoria. L’obiettivo dichiarato è quello di creare un’architettura organizzativa più efficiente, in grado di distribuire meglio i carichi di lavoro e alleviare la pressione sui dirigenti, costruendo un modello gestionale più sostenibile a lungo termine.

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