Il nuovo anno scolastico 2025/2026 ha preso avvio in tutta Italia tra il 5 e il 16 settembre, coinvolgendo circa 7 milioni di studenti. Mentre le regioni del nord e del centro hanno già riaperto i battenti, l’attenzione si concentra sulle novità che caratterizzano questo ritorno sui banchi.
Tra le principali innovazioni emergono significativi cambiamenti nelle pratiche valutative, con particolare enfasi sulla trasparenza e tempestività della comunicazione dei voti, elementi fondamentali per garantire una valutazione equa e chiara.
La trasparenza nella comunicazione dei voti
Il DPR 122/2009 stabilisce che ogni studente ha diritto a una valutazione trasparente e tempestiva. I docenti devono comunicare il voto in modo chiaro davanti a tutta la classe, inserendo immediatamente la valutazione nel registro elettronico in tempo reale.
Questa procedura garantisce trasparenza sia durante le verifiche orali che dopo la correzione degli elaborati scritti. La valutazione rappresenta l’espressione dell’autonomia professionale docente e dell’autonomia didattica delle istituzioni scolastiche, assicurando agli studenti la piena consapevolezza del proprio percorso formativo.
La riforma del voto di comportamento
La Legge n.150/2024 introduce modifiche significative nella valutazione del comportamento, differenziando le modalità a seconda del grado di istruzione. Nella scuola primaria, la valutazione viene espressa collegialmente dai docenti attraverso giudizi sintetici, mentre per la scuola secondaria di primo grado si adotta il sistema in decimi.
I docenti di sostegno partecipano alla valutazione di tutti gli alunni della classe, garantendo un approccio inclusivo nel processo valutativo.
I criteri di ammissione e conseguenze formative
La Legge n.150/2024 stabilisce che una valutazione del comportamento inferiore a sei decimi comporta automaticamente la non ammissione alla classe successiva o all’esame conclusivo del primo ciclo. Il consiglio di classe delibera questa decisione seguendo criteri specifici definiti dalla normativa.
Per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado che riportano una valutazione pari a sei decimi nel comportamento, il consiglio di classe assegna un elaborato critico in materia di cittadinanza attiva e solidale. Questo strumento formativo viene discusso durante l’accertamento del recupero delle carenze formative, rappresentando un’opportunità di riflessione e crescita personale per lo studente.