Ottobre è arrivato ma ancora nessuna notizia definitiva sull’attivazione della carta docente 2025. L’attesa si prolunga mentre gli insegnanti attendono chiarimenti sui tempi di disponibilità del bonus formativo. La situazione attuale evidenzia un ritardo rispetto alle aspettative della categoria.
L’anno scorso il bonus era stato reso disponibile a metà ottobre, dopo un lungo mese di attesa che aveva già suscitato discussioni. Negli anni precedenti, per quasi un decennio, l’attivazione avveniva regolarmente a settembre, rendendo più prevedibile la pianificazione delle spese formative da parte dei docenti.
La novità principale di quest’anno riguarda la necessità di attendere un decreto specifico per l’attivazione. Questo passaggio normativo rappresenta un cambiamento rispetto al passato e spiega parte dei ritardi nell’implementazione della misura.
Il 3 giugno 2025, con voto di fiducia, la Camera ha approvato definitivamente la conversione in legge del decreto n. 45/2025. L’articolo 6-bis introduce modifiche sostanziali alla carta docente, recependo le sentenze che hanno riconosciuto il diritto al bonus anche ai docenti a tempo determinato con incarico fino al 30 giugno o 31 agosto.
La novità più rilevante riguarda la determinazione dell’importo: dal 2025/2026 non sarà più garantito il valore fisso di 500 euro annui. L’importo verrà stabilito annualmente tramite decreto del Ministero dell’Istruzione e del Merito di concerto con il MEF, considerando il numero complessivo dei docenti beneficiari.
Questa modalità di calcolo prevede una probabile riduzione dell’importo, soprattutto considerando l’inclusione dei supplenti brevi che completano l’anno scolastico. L’ampliamento della platea dei beneficiari comporterà una redistribuzione delle risorse disponibili, con conseguente diminuzione del contributo individuale per ciascun docente avente diritto.
Un sondaggio condotto da Tecnica della Scuola tra 3.174 insegnanti italiani ha rivelato che l’87,8% dei docenti considera la carta del docente un supporto importante per le proprie esigenze formative. Nonostante il riscontro largamente positivo, sono emerse diverse criticità che meritano attenzione.
Tra le principali obiezioni sollevate dai partecipanti, spicca la limitata gamma di prodotti acquistabili con la carta. Come evidenziato da un docente: “È molto utile, ma dovrebbe permettere di comprare una gamma maggiore di prodotti utili all’insegnante che ora non sono compresi.”
Un’altra critica significativa riguarda la dipendenza da questo strumento per il miglioramento professionale. Un insegnante ha dichiarato: “È utile come qualsiasi emolumento, ma è vergognoso che si debba dipendere da questo strumento per migliorare la propria formazione.”