Tutta la classe non classificata: il caso di un liceo scientifico di Milano

Tutta la classe non classificata: il caso di un liceo scientifico di Milano

Tutta la classe non classificata: il caso di un liceo scientifico di Milano

In un liceo scientifico di Milano, gli studenti della terza E si sono trovati di fronte a una situazione paradossale: una pagella con la dicitura “non classificato” in due materie fondamentali, scienze naturali e filosofia. Il fatto più sconcertante è che questi ragazzi non hanno mai saltato una lezione né mostrato negligenza nel loro percorso scolastico.

La responsabilità di questa lacuna non è attribuibile agli alunni, ma alla prolungata assenza dei docenti titolari delle cattedre. Una situazione che ha generato non solo sconcerto tra gli studenti, ma anche preoccupazione nelle famiglie per le evidenti ripercussioni sul percorso formativo dei ragazzi.

Le cause dell’assenza dei docenti

La situazione è precipitata alla fine di ottobre, quando entrambe le professoresse di filosofia e scienze hanno dovuto lasciare il proprio incarico. Una delle docenti ha vinto un concorso come dirigente scolastico, mentre l’altra ha dovuto abbandonare per motivi personali.

Da quel momento, la classe si è trovata improvvisamente priva di insegnamento in due materie fondamentali, creando un vuoto didattico significativo che si è protratto per diversi mesi. Le lezioni regolari si sono interrotte bruscamente, lasciando gli studenti in una situazione di incertezza formativa.

La mancanza dei docenti ha stravolto completamente il normale svolgimento delle lezioni. Gli studenti si sono trovati costretti a entrare più tardi o uscire anticipatamente in diverse giornate, creando disagi significativi nell’organizzazione familiare.

Sul fronte della valutazione, la situazione è apparsa ancora più critica: alcuni alunni hanno ricevuto un solo voto nell’intero quadrimestre, mentre altri sono rimasti completamente privi di valutazioni. La gravità della situazione ha spinto famiglie e studenti a organizzare una protesta davanti all’istituto, culminata con l’invio di una lettera formale al ministro Valditara per denunciare questa grave lacuna formativa.

Le difficoltà nella ricerca dei supplenti

Il processo di nomina dei docenti supplenti segue un iter preciso e complesso:

  • Partenza dalle graduatorie di merito
  • Proseguimento con due graduatorie provinciali
  • In caso di mancanza di candidati, procedura con interpelli
  • Come ultima risorsa, accesso diretto alle graduatorie d’istituto

Nel caso specifico della terza E, ogni volta che un docente veniva individuato attraverso queste procedure, rifiutava sistematicamente l’incarico, costringendo l’amministrazione a ricominciare l’intero processo da capo. Questa situazione ha creato un circolo vizioso di nomine e rinunce, rallentando notevolmente la possibilità di colmare il vuoto didattico.

Le richieste di intervento si concentrano principalmente su due fronti: lo snellimento delle procedure burocratiche per le nomine e l’adeguamento degli stipendi dei docenti. La rappresentanza dei genitori sottolinea l’urgenza di affrontare il tema delle retribuzioni per evitare una crisi simile a quella già vissuta nel settore sanitario.

Tra le proposte concrete emerge l’idea di creare alloggi a prezzi calmierati per i docenti trasferiti a Milano, sul modello degli studentati universitari, per rendere economicamente sostenibile l’insegnamento nelle grandi città del Nord.

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