Commissari maturità 2026: nuove composizioni e criteri aggiornati

Commissari maturità 2026: nuove composizioni e criteri aggiornati

Il decreto legge n. 127 del 9 settembre 2025 segna una svolta significativa per l'esame di maturità, rivedendo composizioni e criteri di valutazione.
Commissari maturità 2026: nuove composizioni e criteri aggiornati

Il decreto legge n. 127 del 9 settembre 2025, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, rappresenta una svolta significativa per l’esame conclusivo del ciclo di studi superiori. La riforma introduce il ritorno alla storica denominazione di “Esame di maturità”, sostituendo definitivamente la dicitura “Esame di Stato” utilizzata negli ultimi anni.

Questo quadro normativo aggiornato investe profondamente l’organizzazione dell’esame, ridefinendo criteri di valutazione e strutture operative per garantire maggiore efficacia nel processo di certificazione delle competenze acquisite dagli studenti.

La composizione delle commissioni

La nuova struttura delle commissioni d’esame rappresenta un cambiamento sostanziale rispetto al passato. A partire dal 2026, ogni commissione sarà composta da un presidente esterno, due commissari esterni e due docenti interni per ciascuna delle due classi coinvolte nell’esame.

Questo modello sostituisce la precedente configurazione che prevedeva tre commissari esterni, tre interni e un presidente esterno. La riduzione del numero complessivo di membri punta a rendere più snella l’organizzazione delle prove.

Un elemento innovativo riguarda i requisiti formativi: dall’anno scolastico 2026/2027, aver seguito una formazione specifica diventerà titolo preferenziale per la nomina nelle commissioni. Questa misura mira a professionalizzare ulteriormente il corpo dei commissari, garantendo competenze aggiornate nella valutazione degli studenti.

Le implicazioni per i maturandi

L’introduzione delle nuove commissioni comporta cambiamenti significativi per gli studenti che affronteranno l’esame nel 2026. Con l’orale che verterà su quattro discipline e una composizione ridotta della commissione, i maturandi dovranno adattare la propria preparazione a un contesto valutativo più concentrato ma non meno rigoroso.

Nonostante la riduzione del numero di commissari, il Ministero ha garantito che la qualità della valutazione rimane invariata. I commissari continueranno a verificare la capacità degli studenti di argomentare, collegare le diverse materie e sviluppare un pensiero critico sul proprio percorso scolastico, mantenendo gli standard valutativi tradizionali dell’esame di maturità.

I dettagli dell’esame di maturità 2026

L’esame di maturità 2026 manterrà la struttura articolata su tre fasi principali, con importanti aggiornamenti organizzativi. La prima prova rimane incentrata sull’italiano e sulla capacità espressiva degli studenti, mentre la seconda prova continuerà a vertere sulle discipline caratterizzanti l’indirizzo di studio.

L’orale rappresenta la novità più significativa, estendendosi a quattro discipline e richiedendo maggiore preparazione interdisciplinare.

Il sistema di valutazione subisce modifiche nell’attribuzione dei punteggi, con particolare attenzione ai crediti scolastici accumulati durante il triennio. Gli studenti dovranno dimostrare capacità argomentative e collegamenti trasversali tra le materie, confermando l’approccio critico e riflessivo richiesto dal nuovo impianto normativo per l’ammissione e il superamento dell’esame.

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