La maturità 2026 introduce una rivoluzione sostanziale nell’esame di Stato, abbandonando il modello precedente per adottare un approccio più formativo e coerente con il percorso scolastico. Il colloquio orale diventa obbligatorio e si concentra su quattro materie specifiche per indirizzo, eliminando i collegamenti interdisciplinari.
I Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (PCTO) e l’educazione civica assumono un ruolo centrale nella valutazione. La distribuzione del punteggio rimane invariata con 100 punti totali, ma i bonus vengono ridotti a 3 punti.
La composizione della commissione d’esame
La riforma della maturità 2026 introduce una commissione d’esame completamente rinnovata, ridotta da sette a cinque membri. Questa nuova struttura prevede due commissari interni, due commissari esterni e un presidente, configurazione che mira a garantire un equilibrio tra conoscenza del percorso didattico degli studenti e valutazione imparziale.
Il presidente della commissione mantiene il ruolo di figura guida, provenendo da un istituto diverso per assicurare neutralità. La sua funzione include la supervisione delle procedure d’esame, il coordinamento dei tempi e il potere decisorio nei casi di disaccordo tra i commissari.
I commissari esterni garantiscono l’imparzialità della valutazione, non avendo legami diretti con gli studenti esaminati. Partecipano attivamente alla correzione delle prove scritte e conducono il colloquio orale sulle materie di competenza. I commissari interni, invece, portano la conoscenza approfondita del percorso della classe, contribuendo con una prospettiva informata sul background didattico degli studenti.
Il ruolo del ministero nell’assegnazione dei membri
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) rappresenta l’organo centrale nell’organizzazione della commissione d’esame. Verso la fine di gennaio, il Ministero definisce le quattro materie che costituiranno l’oggetto del colloquio orale per ciascun indirizzo di studio, determinando contemporaneamente le discipline della seconda prova scritta.
Questa decisione ministeriale stabilisce automaticamente quali saranno le materie affidate ai commissari esterni e interni. La selezione e l’assegnazione dei docenti avviene attraverso procedure standardizzate che prevedono la presentazione di domande da parte degli insegnanti, la formazione di graduatorie regionali e le successive assegnazioni ufficiali, garantendo così trasparenza e regolarità nel processo di nomina.
Le tempistiche per la pubblicazione dei commissari
La pubblicazione dei nomi dei commissari rappresenta un momento cruciale per studenti e famiglie che si preparano all’esame di maturità. Basandosi sui precedenti, per la maturità 2025 i presidenti di commissione sono stati comunicati il 15 maggio, mentre i commissari esterni il 4 giugno, seguendo una prassi consolidata negli anni.
Per la maturità 2026, il calendario dovrebbe mantenersi simile: la pubblicazione è attesa tra fine maggio e inizio giugno, poco prima dello svolgimento delle prove scritte programmate per il 18 e 19 giugno. Questa tempistica permette agli studenti di conoscere la composizione definitiva della commissione con sufficiente anticipo per orientare la preparazione finale.