L’Istituto d’Istruzione Superiore “Primo Levi” di Torino ha adottato una strategia didattica innovativa che prevede l’assegnazione di compiti per le vacanze anche agli studenti non ancora frequentanti, ma iscritti alle prime classi per l’anno scolastico 2025/26. Questa metodologia rappresenta un approccio preventivo alla preparazione scolastica, finalizzato a garantire un ingresso più consapevole nel nuovo ciclo di studi.
L’istituto torinese si distingue per questa prassi che anticipa la valutazione delle competenze di base degli studenti.
La programmazione didattica preventiva per l’orientamento scolastico
La dirigente scolastica dell’istituto ha illustrato attraverso una lettera ufficiale le finalità dell’eserciziario estivo, sottolineando tre obiettivi principali: il ripasso delle conoscenze e il consolidamento delle abilità di base per affrontare positivamente il nuovo ciclo scolastico, la verifica autonoma della preparazione individuale e la creazione di uno strumento diagnostico per impostare la programmazione didattica ed eventuali interventi di recupero.
L’eserciziario si articola in tre sezioni disciplinari fondamentali: linguistico-letteraria, matematica e inglese, con un volume di 24 pagine per gli iscritti all’istituto tecnico e 19 pagine per i futuri studenti del liceo scientifico. La struttura modulare permette ai docenti di identificare precocemente le lacune formative individuali.
Il livello di difficoltà degli esercizi
L’analisi del materiale didattico proposto dall’istituto torinese rivela una complessità potenzialmente eccessiva per studenti appena diplomati dalle scuole medie. Gli esercizi, distribuiti su 24 pagine per l’indirizzo tecnico e 19 per il liceo scientifico, presentano quesiti che richiedono competenze linguistiche avanzate.
Un esempio emblematico riguarda la coniugazione verbale: “Speravo che ci (essere) tempo per pranzare con Francesca, ma poi mi resi conto che (dovere) partire subito dopo la riunione di lavoro”. Questa tipologia di esercizio, incentrata sull’uso corretto di congiuntivo e condizionale, solleva interrogativi sulla preparazione effettiva degli studenti in ingresso e sulla loro capacità di affrontare tale rigore grammaticale senza un’adeguata preparazione preliminare.
La reazione della comunità studentesca
Il metodo adottato dall’Istituto Primo Levi solleva interrogativi significativi nella comunità educativa. Gli studenti e le famiglie si trovano davanti a un approccio che anticipa la valutazione già durante l’estate, creando aspettative e pressioni prima dell’inizio effettivo del percorso scolastico.
La possibilità di individuare precocemente le difficoltà individuali rappresenta un vantaggio concreto per programmare interventi di recupero mirati. Tuttavia, emerge il rischio di generare ansia nei futuri studenti, che potrebbero percepire questi compiti come un ostacolo piuttosto che come un’opportunità di preparazione.
Il dibattito coinvolge anche i docenti, chiamati a valutare se questo sistema possa effettivamente migliorare l’inserimento degli studenti o se rischi di amplificare le disparità già esistenti nelle competenze di base.