Concorsi PNRR2: assunzione 10.000 docenti nelle scuole secondarie. Solo 1 candidato su 20 ce la farà - Studentville

Concorsi PNRR2: assunzione 10.000 docenti nelle scuole secondarie. Solo 1 candidato su 20 ce la farà

Che cosa prevede il bando per il Concorso PNRR2 e tutte le diverse opinioni dei sindacati, preoccupati per la situazione precaria di molti docenti, i quali hanno già superato le prove del concorso PNRR1.
Concorsi PNRR2: assunzione 10.000 docenti nelle scuole secondarie. Solo 1 candidato su 20 ce la farà

Le prove scritte per le scuole secondarie: le date

Il Concorso PNRR2 per l’assunzione di nuovi docenti negli istituti scolastici secondari sta per entrare nel vivo con gli esami scritti che si svolgeranno dal 25 al 27 febbraio 2025. Questa fase di concorso rappresenta a tutti gli effetti un “passo fondamentale” nel piano di reclutamento di 70.000 insegnanti da inserire nelle scuole italiane. Infatti, con oltre 202.000 candidature pervenute, il numero di aspiranti insegnanti è decisamente notevole, anche se leggermente inferiore rispetto al precedente concorso, ossia il PNRR1. Molti dei candidati che non sono riusciti a superare il primo concorso stanno cercando di riprovare, sperando di ottenere un posto di lavoro stabile nel settore educativo.

Il bando di concorso: cosa prevede

Il bando di concorso offre 10.677 posti, di cui circa una buona parte dedicati agli insegnanti di sostegno. Tuttavia, per ogni cattedra disponibile ci sono circa 20 candidati, come ha evidenziato il sindacato FLC-CGIL. Questo scenario evidenzia la competizione intensa tra i partecipanti e la necessità di un sistema di reclutamento più efficace ed equo.

La prova scritta sarà composta da 50 quesiti a risposta multipla, suddivise in varie aree tematiche, tra cui contenuti pedagogici, psicopedagogici, metodologici-didattici. Inoltre, sarà anche analizzata la conoscenza della lingua inglese e l’uso delle tecnologie digitali nella didattica. Il punteggio minimo per accedere alla prova orale sarà di 70 su 100.

Tutte le critiche mosse dai sindacati

Il Concorso PNRR2, però, ha suscitato molteplici critiche da parte dei sindacati. A tal proposito, Giuseppe D’Aprile, segretario generale della UIL SCUOLA RUA, ha espresso il suo disaccordo con nuove procedure concorsuali prima di aver coperto tutti i posti vacanti. Il sindacalista ha sottolineato, infatti, l’ingiustizia di dover sottoporre a un nuovo test chi ha già superato una selezione precedente, ma non ha ancora trovato un’occupazione stabile. Tale visione è condivisa da molti, sulla base della necessità di utilizzare le graduatorie esistenti degli idonei da concorsi precedenti, ad esempio come quelli straordinari e ordinari del 2020.

In seguito, Marcello Pacifico, leader dell’ANIEF, ha rimarcato che i posti messi a disposizione dal bando non saranno sufficienti nemmeno a coprire il “ricambio del personale”, e ha espresso preoccupazione per la situazione dei docenti precari.

In merito a ciò, Pacifico ha dichiarato:

“Questi posti non copriranno nemmeno il turn over e non si può certo dire che andranno a risolvere il problema del precariato. A quello, confidiamo vivamente che ci pensi il Governo”.

Comunque, le comunicazioni tra il Ministero dell’Istruzione e la Commissione Europea proseguono, con l’obiettivo di apportare modifiche al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Tuttavia, la mancata assunzione degli idonei rimane una problematica non risolta. Questo fattore è stato evidenziato anche dall’opposizione in Parlamento, che ha presentato una istanza al Ministero dell’Istruzione per chiedere soluzioni urgenti per i docenti attualmente assunti con contratti a tempo determinato, ma già vincitori di concorsi per posti di ruolo.

Infine, il Concorso PNRR2 rappresenta certamente un’opportunità significativa per molti aspiranti insegnanti, ma il contesto in cui si svolge è caratterizzato da tensioni. Il futuro del sistema educativo italiano dipenderà non solo dall’esito di questo concorso, ma anche dalla capacità delle stesse istituzioni di affrontare le problematiche legate al precariato e alla gestione delle risorse umane nel settore.

Ti potrebbe interessare

Link copiato negli appunti