Si sono fatti luce con una filastrocca-tormentone gettonatissima nelle radio e nelle tv musicali e ora vogliono affermarsi come “the next thing” della musica nostrana: testi surreali, energia da vendere e un sound definito Emotronik. Stiamo parlando dei dARI, innovativi anche nel modo di interpretare la lingua italiana: è infatti una scelta ben precisa quella di ribaltare i canoni linguistici, con le minuscole al posto delle maiuscole e viceversa, o con l’uso della “W” al posto della “V”, come nel singolo che li sta lanciando, quel “Wale (Tanto Wale)” (di cui è disponibile un estratto a fondo pagina, ndr) ormai tra i protagonisti dell’estate musicale. Per il look, le sonorità e lo stile stravagante il paragone con un gruppo come i Bluvertigo risulta alquanto immediato, ma la miscela proposta dai dARI, che unisce al synth pop quelle caratteristiche dell’emorock tanto amato dai ragazzi negli ultimi anni, da vita a un prodotto del tutto inedito. Abbiamo incontrato Dari (frontman del gruppo, voce e chitarra), Cadio (synth,CDJ) e Fabeeo (basso) per scoprire qualcosa in più sul fenomeno dARI:
dARI, alfieri dell'emotronik
Abbiamo intervistato il gruppo più anticonformista del momento, autori del tormentone ?Wale (Tanto Wale)? che sta spopolando nelle radio e nelle tv musicali.
Come nasce l’idea dei dARI?
“L’idea nasce come cantautore electro armato di chitarra distorta e synth. Scelgo di chiamarmi dARI e dopo aver cercato dei compagni di viaggio trovo Fab e Cadio che armati di baxx e synth aggiungono ingredienti alla ricetta”.
Sul vostro sito si legge una presentazione in cui dite che “dARI non esiste”. Cosa c’è alla base di questa affermazione?
““dARI non esiste” è uno slogan provocatorio ed irrazionale, per dire che posso essere una cosa ma invece anche no” .
Definite le caratteristiche del vostro stile, ribattezzato Emotronik.
“L’emotronica è un termine pensato per identificare un connubio tra i beat dell’elettroclash e le emozioni della musica d’autore. L’emotronica è la carta d’identità per farsi riconoscere”.
Il successo di “wALE (tANTO wALE)” è stato pressochè immediato. Vi aspettavate questo riscontro così eclatante?
“Abbiamo sempre pensato che wALE(tANTO wALE) fosse un pezzo forte e potesse attirare l’attenzione, tuttavia non ci aspettavamo un riscontro così grande”.
Ma la vostra “wALE” esiste davvero? La canzone è ispirata a qualcuno in particolare?
“wALE (tANTO wALE) è una filastrocca, nel testo la parola viene ripetuta 88 volte come i tasti del pianoforte. Non è un testo che ha la pretesa di essere intrinseco di significati e filosofie ma ha la forza di essere provocatorio ed immediato…e poi ognuno ha avuto la sua Wale nella vita quindi Wale esiste per tutti…è dARI che non esiste”.
Credete che anche il vostro look, così appariscente e stravagante, ha contribuito nel farvi luce?
“Siamo coscienti che la nostra immagine sia forte e sicuramente ha contribuito alla nostra visibilità; l’arma principale resta sempre comunque la musica”.
Cosa deve avere una canzone per essere adatta al “dARI style”?
“Deve essere un frullato di vitamine e beat”.
Quali sono i gruppi ai quali vi ispirate?
“Depeche Mode , The Cure, Daft Punk, Blink182, Sigue Sigue Sputnik, Alberto Camerini”
Cosa rappresenta per voi la musica anni ’80?
“Siamo molto influenzati da quell’epoca musicale in quanto è ricca di ritmi, sonorità e sperimentazione a cui ci ispiriamo”.
Parlateci un po’ di “dARI4Real”, il reality in onda su All Music che vi vede protagonisti a tutto tondo. Siete esposi grazie anche ad internet, MySpace, YouTube,etc…Qual è il vostro rapporto con il web?
“dARI4Real nasce dalla volontà di far vedere cosa c’è oltre il video di “wALE”, dei frammenti di vita reale che ci raccontano. Il web? Meno male che c’è!”
Progetti per il futuro? L’album è alle porte?
“Suonare, suonare, suonare e continuare a divertirsi facendo musica. Con l’album in uscita per settembre sarà divertimento assicurato”.
Clicca qui per ascoltare il singolo "Wale (Tanto Wale):
Simone Gambino