DDL Gasparri contro l’antisemitismo: nuove regole per scuole, università e forze dell’ordine

DDL Gasparri contro l’antisemitismo: nuove regole per scuole, università e forze dell’ordine

Il disegno di legge proposto da Maurizio Gasparri mira a rafforzare gli strumenti normativi contro l'antisemitismo attraverso quattro articoli specifici.
DDL Gasparri contro l’antisemitismo: nuove regole per scuole, università e forze dell’ordine

Il disegno di legge presentato al Senato da Maurizio Gasparri si propone di rafforzare gli strumenti normativi contro l’antisemitismo attraverso quattro articoli specifici. La proposta legislativa adotta come riferimento la definizione operativa elaborata dall’IHRA (International Holocaust Remembrance Alliance), già utilizzata da diversi Stati europei prevalentemente per finalità culturali ed educative.

Il DDL Gasparri introduce invece un approccio innovativo, trasformando questa definizione in un criterio di riferimento anche per l’ambito penale, con implicazioni più ampie rispetto alle precedenti applicazioni. Attualmente il testo si trova in fase di esame presso la Commissione Affari Costituzionali del Senato.

Gli obblighi formativi nelle istituzioni

Il secondo articolo del ddl Gasparri stabilisce obblighi formativi specifici per scuole, università, forze dell’ordine e sistema giudiziario. Le istituzioni educative dovranno organizzare corsi annuali obbligatori per gli studenti, mentre tutto il personale sarà coinvolto in percorsi di aggiornamento sulla definizione operativa IHRA.

È prevista la creazione di una guida operativa nazionale per standardizzare le procedure di prevenzione e segnalazione degli atti antisemiti. Il coordinamento sarà garantito da un monitoraggio interistituzionale biennale che valuterà l’andamento del fenomeno e l’efficacia delle misure adottate nelle diverse realtà territoriali.

Il controllo e le sanzioni nel sistema educativo

L’articolo 3 del DDL Gasparri attribuisce ai dirigenti scolastici e universitari responsabilità dirette nel monitoraggio dei comportamenti antisemiti. Il personale educativo deve rispettare doveri di condotta coerenti con la definizione IHRA, pena l’applicazione di sanzioni disciplinari progressive.

Le misure punitive prevedono censura per le violazioni minori, sospensione dall’attività lavorativa fino a sei mesi per infrazioni più gravi, e ulteriori provvedimenti disciplinari nei casi estremi. I dirigenti assumono un ruolo di sorveglianza attiva, dovendo identificare, segnalare e sanzionare comportamenti ritenuti incompatibili con le nuove disposizioni normative.

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