Un significativo passo avanti per il sistema scolastico italiano arriva con la firma del Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, che ha autorizzato lo stanziamento di oltre 83 milioni di euro destinati alla realizzazione e messa in sicurezza delle mense scolastiche. Questo intervento, che si colloca all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, permetterà di finanziare 210 nuovi progetti distribuiti su tutto il territorio nazionale.
L’obiettivo primario è potenziare l’offerta del tempo pieno nelle scuole, migliorando concretamente la qualità della vita degli studenti e fornendo un supporto tangibile alle famiglie attraverso l’ampliamento delle opportunità educative. Le risorse stanziate rappresentano una risposta concreta alle esigenze di modernizzazione delle infrastrutture scolastiche.
Le misure per contrastare le disuguaglianze territoriali
Il tempo pieno scolastico rappresenta una soluzione concreta per le famiglie italiane, offrendo un migliore equilibrio tra vita personale e responsabilità lavorative dei genitori. Come sottolineato dal Ministro Valditara, questa modalità organizzativa non solo supporta le esigenze familiari quotidiane, ma diventa anche uno strumento fondamentale per contrastare le disuguaglianze educative e favorire il successo formativo degli studenti.
Il provvedimento si inserisce perfettamente all’interno di una strategia più ampia già avviata dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, che include programmi specifici come Agenda Sud e Agenda Nord, pensati proprio per ridurre i divari territoriali, con particolare attenzione al Mezzogiorno. “Vogliamo che ogni studente trovi nella scuola un luogo di crescita e socialità”, ha dichiarato il Ministro, evidenziando l’impegno per creare condizioni favorevoli all’estensione del tempo scuola e garantire maggiore inclusione sociale in tutto il Paese.
I criteri rigorosi e le scadenze imminenti per i progetti al Mezzogiorno
Il nuovo decreto stabilisce una chiara priorità geografica nell’allocazione delle risorse, con almeno il 66,3% dei fondi destinati agli enti locali del Sud Italia. Una scelta strategica che conferma l’impegno del governo nel colmare il divario educativo nelle regioni meridionali, storicamente più svantaggiate nell’offerta di servizi scolastici complementari.
Gli enti beneficiari dovranno però rispettare tempistiche rigorose per non perdere i finanziamenti ottenuti. I lavori di realizzazione o ammodernamento delle mense dovranno essere completati entro il 31 marzo 2026, mentre i collaudi delle strutture dovranno concludersi entro il 30 giugno dello stesso anno. Il mancato rispetto di queste scadenze comporterà la decadenza automatica dal finanziamento. Questa misura si configura non solo come un’opportunità per migliorare l’offerta formativa, ma anche come garanzia concreta per assicurare a tutti gli studenti, specialmente nelle aree più fragili, un ambiente scolastico sicuro, accogliente e funzionale all’apprendimento.