Dal 1° settembre 2025 è entrato in vigore il divieto di utilizzo dei cellulari anche nelle scuole secondarie di secondo grado, come stabilito dalla circolare del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. La normativa lascia alle singole istituzioni scolastiche l’autonomia nell’implementazione di regole specifiche e sanzioni appropriate, obbligando tutti gli istituti superiori italiani ad adeguarsi attraverso l’adozione di misure organizzative personalizzate per garantire il rispetto del divieto durante l’orario scolastico.
L’implementazione tecnica: custodie blindate e stazioni di sblocco
Il liceo di Vicenza ha adottato una soluzione tecnologica innovativa per garantire il rispetto del divieto: custodie in plexiglass che bloccano completamente il segnale degli smartphone. Gli studenti dovranno riporre i loro dispositivi in queste buste speciali ogni mattina, che si chiudono automaticamente tramite un sistema analogo agli antitaccheggio utilizzati nei negozi.
Le custodie possono essere riaperte esclusivamente attraverso apposite stazioni di sblocco che verranno installate in tutte le aule dell’istituto. La dirigente ha ordinato 800 custodie, al costo contenuto di circa 8 euro ciascuna, e 34 dispositivi di sblocco per le aule, oltre ad alcune stazioni aggiuntive posizionate lungo le scale e nell’atrio per consentire agli studenti di recuperare rapidamente i telefoni in caso di uscite impreviste.
Le sanzioni e implicazioni disciplinari
Il liceo vicentino ha predisposto un sistema sanzionatorio articolato per chi trasgredisce il divieto. Le misure disciplinari includono note comportamentali, esclusione dai viaggi d’istruzione e dagli scambi internazionali, fino ad arrivare alla sospensione dalla frequenza scolastica.
È importante sottolineare che la normativa ministeriale vieta l’uso del dispositivo durante l’orario scolastico, non il possesso dello smartphone stesso.
Il focus sulla sostenibilità educativa e responsabilità
La dirigente scolastica del liceo vicentino ha sottolineato come questa soluzione rappresenti un equilibrio tra controllo e tutela della proprietà studentesca. “I cellulari sono oggetti personali ed è giusto che gli studenti li tengano con sé nello zaino”, spiega, evidenziando come il sistema delle custodie eviti alla scuola di assumersi responsabilità per eventuali smarrimenti o furti. Questa strategia permette di rispettare la normativa ministeriale mantenendo al contempo la responsabilità individuale degli studenti sui propri dispositivi.