Docente colpita con un pugno in viso da un alunno: "colpa" di un videogioco? - Studentville

Docente colpita con un pugno in viso da un alunno: "colpa" di un videogioco?

Un'insegnante è stata aggredita in una scuola di Napoli da uno studente di 13 anni durante la pausa, si solleva il dibattito sui videogiochi violenti.
Docente colpita con un pugno in viso da un alunno:

Ennesimo violento episodio che ha turbato la comunità scolastica di un istituto di Napoli, mettendo in evidenza ancora una volta quello che è un grave problema all’interno delle aule. Un’insegnante di italiano è stata vittima di un attacco brutale da parte di uno dei suoi studenti, un ragazzo di soli 13 anni. L’aggressione, avvenuta lunedì scorso, ha lasciato la docente con una contusione allo zigomo e un edema alla retina, ma ha anche inciso sul suo morale, umiliandola profondamente. Ma perché l’alunno ha colpito la sua professoressa? Ecco come sono andate le cose.

Docente colpita con un pugno in viso da un alunno

L’episodio, che ha avuto luogo in una classe di terza media intorno alle 11, durante una pausa tra le lezioni, ha visto la docente venire colpita in viso da un suo studente. La professoressa ha raccontato al quotidiano “Il Mattino” di essere entrata in aula e di aver salutato i suoi studenti, come di consueto. L’atmosfera sembrava tranquilla: era un momento di riposo, e quindi la maggior parte degli studenti era intenta a consumare le propria merenda, mentre alcune ragazzine le si sono avvicinate per chiederle un consulto nella revisione dei loro compiti. Improvvisamente, però, la situazione è precipitata in un attimo di violenza inaspettata.

L’insegnante, nonostante la solida carriera di 36 anni dietro la cattedra, non ha nascosto l’impatto devastante che questo evento ha avuto su di lei, sia a livello personale che professionale. La sua esperienza nel campo dell’educazione non le sono state sufficienti per proteggerla da una situazione così traumatica, che l’ha profondamente scossa.

Che sia colpa dei videogiochi?

La vicenda si è verificata, dicevamo, durante una pausa tra le lezioni, quando la professoressa ha notato un giovane studente colpire con violenza un suo compagno di classe. Intervenuta prontamente per proteggere il ragazzo, ha separato i due e chiedendo all’aggressore di smettere. Tuttavia, è successa una cosa inaspettata: questo si è alzato e si è avvicinato all’insegnante, colpendola all’occhio sinistro con un pugno, lasciandola stordita e barcollante. La docente stessa ha raccontato l’accaduto, spiegando di aver creduto che il ragazzo volesse scusarsi per l’aggressione precedente, ma invece si è reso autore di un attacco ancora più violento.

La professoressa, ancora scioccata e dolorante, ha prontamente chiamato i carabinieri, che sono intervenuti rapidamente sulla scena. Anche il padre del ragazzo è stato convocato a scuola per affrontare la situazione. Nonostante il grave gesto compiuto, il ragazzo ha espresso le sue scuse alla docente, la quale ha dichiarato di averlo perdonato. Tuttavia, ha sottolineato l’importanza di fornirgli un adeguato supporto psicologico. Un elemento che ha destato l’attenzione, è il fatto che il ragazzo trascorra gran parte del suo tempo libero giocando a videogiochi sparatutto online.

Questo elemento ha sollevato un interrogativo sul possibile legame tra la violenza virtuale e il comportamento aggressivo nella realtà. Sebbene fino a quel momento il giovane non avesse mostrato segni evidenti di aggressività, l’eccessiva esposizione a contenuti violenti dei videogiochi potrebbe avere contribuito a plasmare il suo atteggiamento.

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