Un gesto di follia al liceo Geoffroy Saint-Hilaire di Étampes: studenti hanno scardinato una porta dei bagni, lanciandola dal quarto piano nel cortile dove sostavano alcuni docenti. La porta di 16 chili ha sfiorato miracolosamente gli insegnanti, ferendo solo lievemente una professoressa.
I docenti allarmati: il diritto di ritirarsi dopo lo shock
La docente colpita di striscio dalla porta ha riportato fortunatamente solo qualche ecchimosi, ma un forte trauma psicologico. L’episodio ha scosso profondamente tutto il corpo insegnante del liceo Geoffroy Saint-Hilaire.
Il giorno successivo all’incidente, gli insegnanti hanno esercitato collettivamente il loro “droit de retrait”, un diritto garantito dalla legislazione francese che permette ai lavoratori di allontanarsi dal posto di lavoro quando ritengono che questo esponga a pericoli gravi per la propria salute o incolumità. La decisione unanime evidenzia quanto l’ambiente scolastico, tradizionalmente considerato sicuro, sia ora percepito come luogo di potenziale pericolo anche dal personale docente.
I procedimenti in corso
Le autorità hanno reagito prontamente all’incidente aprendo un’inchiesta ufficiale. La polizia è già intervenuta fermando tre studenti del liceo Geoffroy Saint-Hilaire, tutti senza precedenti penali.
Un particolare inquietante emerge dalle prime indagini: uno dei ragazzi presentava un tasso alcolemico particolarmente elevato al momento dell’arresto. Gli investigatori stanno ora cercando di determinare se gli adolescenti fossero consapevoli della presenza di persone nel cortile sottostante. Parallelamente all’inchiesta della polizia, la direzione scolastica ha avviato un procedimento disciplinare interno che potrebbe portare a severe sanzioni per i responsabili.
Il clima nelle scuole
Le statistiche rivelano un quadro preoccupante per la sicurezza nelle scuole francesi. Secondo un recente sondaggio citato da Le Figaro, ben 87 insegnanti su 100 hanno dichiarato di essere stati testimoni di almeno un episodio violento nell’ultimo anno scolastico.
Il fenomeno si manifesta in diverse forme: violenze verbali (71%), bullismo (70%), aggressioni fisiche (59%) e persino violenza sessuale (15%). Questi dati evidenziano come il clima di tensione pervada anche istituti apparentemente tranquilli e lontani dalle banlieue più problematiche. L’episodio di Étampes non rappresenta quindi un caso isolato ma si inserisce in un contesto di crescente insicurezza, culminato tragicamente lo scorso aprile quando una studentessa di un istituto cattolico di Nantes è stata pugnalata a morte da un compagno di classe.