I fumetti degli anni '60, la lista delle opere entrate nella storia - Studentville
I fumetti degli anni '60, la lista delle opere entrate nella storia

I fumetti degli anni '60, la lista delle opere entrate nella storia

I fumetti anni 60 entrati nella storia.

Quali sono i fumetti degli anni ’60 più letti?

Cosa si leggeva negli anni ’60, quali sono i fumetti che sono entrati nella storia?

Per quanto riguarda i fumetti italiani, sicuramente non possiamo dimenticare Tex Willer, che ad onor del vero ha debuttato nel 1948 come striscia (16,5 X 8 cm) ossia il formato classico dell’epoca. Tra il 1949 e il 1950 vengono pubblicati solo sette albi per poi avere un boom tra il 1950 e il 1966 con ben 132 albi. Va da sè che Tex è in assoluto uno dei fumetti più letti all’epoca.

Ricordiamo anche Diabolik di Angela e Luciana Giussani che esordisce proprio nel 1962. Conosciamo tutti Diabolik, un ladro spietato e quasi sempre vincente il cui scopo è, insieme alla fidanzata Eva Kant, rubare denaro e gioielli.

Anche Zagor debutta nel 1961, ideato da Sergio Bonelli e disegnato da Gallieno Ferri. Zagor, il cui vero nome è Patrick Wilding, ha visto morire padre e madre per mano degli indiani Abenaki. Pensa dunque di cercare vendetta ma scopre che il padre ha a sua volta trucidato moltissimi indiani innocenti.

Alan Ford ha debuttato nel 1969, creato dalla mente di Max Bunkercon grafica di Magnus. Alan Ford è un agente segreto che fa parte del Gruppo TNT, il cui capo è un uomo anziano su una sedia a rotelle. Questi agenti segreti sono un po’ “particolari”: il loro Numero Uno(l’anziano) intasca i fondi e lascia le briciole ai suoi sottoposti.

Ovviamente non possiamo escludere dalla lista i grandi supereroi americani come i Fantastici 4: creati da Stan Lee e Jack Kirby (che ne cura la grafica), apparsi per la prima volta nel 1961.

Nominerei anche Capitan America, creato da Joe Simon e Jack Kirby nel 1941: il capitano nasce come elemento di propaganda durante la seconda Guerra Mondiale, tuttavia il personaggio viene riproposto da Stan Lee nel 1964. Questa volta Capitan America ha una sensibilità differente: mette infatti in evidenza in qualche modo la corruzione presente e funge da coscienza dell’America.

Termino, anche se la lista sarebb ancora piuttosto lunghetta, con Mafalda, nata dalla mano di Joaquín Lavado, in arte Quino, che vede la prima pubblicazione nel 1964. Conosciamo tutti la bimba scanzonata e ribelle, sempre preoccupata per il genere umano e la pace nel mondo.

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