Londra con Chatwin: uniformi, ponti e stranezze della City - Studentville

Londra con Chatwin: uniformi, ponti e stranezze della City


Pur essendo una delle città più belle del mondo, quando ho intrapreso il mio viaggio verso Londra, ero molto scettico che in quella che era pur sempre una città, potessero celarsi per me avventure degne di questo nome. Ebbene, nessuna considerazione fu mai più sbagliata di questa…

Oltre a essere una delle più belle, Londra, infatti, è anche una delle città più affascinanti del pianeta, quelle che a ogni angolo di strada possono regalarti un incontro particolare, in cui ogni apparentemente innocua strada, parco o facciata di un palazzo vittoriano, nasconde un pezzo di mistero o di storia dell’umanità.

È per questo che ho deciso di cominciare a raccontarvi i miei giorni nella City da uno dei suoi simboli più controversi: la Tower of London, fortezza a metà tra il mistico e l’inespugnabile, che conserva ancora oggi i gioielli della corona. L’alta sorveglianza è affidata a un governatore residente e a uno speciale corpo di guardia chiamato Yeomen Warders, o, come sono più noti a tutti, Beefeater.

Foto | Roberta Barbi e Flickr

Avventure a Londra

Oggi in tutto sono appena 35 (tra cui una donna, alla quale è stato concesso di far parte del corpo nel 2007, dopo 522 anni di esclusivo testosterone), il loro soprannome è dovuto all’uso di ricevere dai reali generose razioni quotidiane di carne. Li riconoscerete dalle loro uniformi nere bordate di rosso oppure, nei giorni di festa, dalle sgargianti giacche rosso e oro.

Il loro compito tradizionale è proteggere tutto ciò che si trova all’interno della torre, compresi i prigionieri, ma l’epoca attuale li vede relegati a guidare le comitive di turisti e a dar loro informazioni o, tutt’al più, posare per una foto ricordo. Che tristezza. Oltre, ovviamente, a occuparsi dei sei celebri corvi neri che vivono nella torre: leggenda vuole che finché anche uno solo di solo vivrà sulle sponde del Tamigi, la monarchia inglese non correrà il pericolo di cadere.

Dentro la torre, poi, sono molte le uniformi e i vestiti d’epoca con cui potrete sbizzarrirvi: dai figuranti in costume che animano le corti all’armatura di Enrico VIII che potrete ammirare nella collezione esposta nell’Armeria reale di Greenwich, dove potrete misurare sulla vostra testa anche qualche elmo d’epoca.

Altra uniforme e altro palazzo da sorvegliare, invece, per i cosiddetti ‘parrucconi’ di Buckingham Palace. Sono le guardie della regina, che appartengono alla Fanteria (Foot guard), con le loro uniformi scarlatte e il caratteristico colbacco nero di pelo d’orso.

Ogni mattina alle 10.45 (tranne quando piove, e qui è tutt’altro che una rarità) sono protagoniste del più famoso cambio della guardia del mondo: puntuali si allineano nel cortile delle Wellington Barracks con la banda del reggimento; alle 11.27 iniziano la marcia fino al palazzo per il cambio delle sentinelle. Al St. James Palace alle 11.15 un manipolo di guardie se ne va per tornarvi alle 12.05. All’inizio e alla fine del turno, inoltre, le guardie percorrono a cavallo il Mall.

Suggestivi, anche se privi di uniformi, i molti ponti che uniscono le due sponde del Tamigi sulle quali la città si estende, molti ricchi di storie e leggende. Tra questi non si può non citare il Ponte di Londra o Tower Bridge, simbolo di un’intera città: fu costruito nel 1886 e concepito immediatamente come apribile per consentire il passaggio alle navi dirette all’Upper pool. Alla sua costruzione partecipò il padre dello scrittore Stevenson.

Un paio di ponti più in là c’è il London Bridge, che molti conosceranno per la splendida canzone di Fabrizio De André, Geordie. Costruito dall’imperatore romano Claudio, è l’unico ancora oggi che permette di raggiungere la riva meridionale del fiume. Per tre secoli, prima che il ponte venisse due volte distrutto e ricostruito (la versione che vedete è del 1972) vi venivano appese le teste di coloro che erano stati giustiziati per tradimento.

Per noi italiani è un pezzo di storia anche il Blackfriars Bridge, sotto al quale il 18 giugno 1982 fu trovato impiccato il banchiere Roberto Calvi, in fuga dall’Italia dopo il crac del Banco Ambrosiano. La polizia archiviò il caso come suicidio, ma certo le circostanze erano piuttosto sospette: il finanziare fu trovato con mattoni nelle tasche e addosso 15mila dollari e un passaporto falso.

Ultimo che citerò, che è anche l’ultimo per costruzione, è il Millennium Bridge, ponte pedonale realizzato per il Duemila da Norman Foster. Interamente costruito in acciaio e alluminio, subito dopo l’inaugurazione venne chiuso a causa delle forti oscillazioni che subiva al passaggio delle persone, e riaperto solo nel 2002 dopo alcune modifiche.

Ma le stranezze di Londra non finiscono qui, anzi, se ne vedono in giro per strada di continuo: dai caratteristici bus rossi a due piani, in tinta con le phone cab, le cabine telefoniche in cui chiunque è entrato almeno una volta per scattarsi una foto, pur in epoca di telefoni cellulari, i taxi o la London tube, la celebre rete metropolitana (underground), talmente amata e famosa da trovare spazio sui souvenir.

Ma non solo: date un’occhiata alla gallery e ditemi se avete mai visto in altri posti una striscia blu che delimita la fila saltare opportunamente un paletto fisso in mezzo alla strada (gli inglesi sono precisi: qualcuno, con la nebbia, potrebbe non vederlo…) oppure un lampione completamente dipinto di azzurro?

E a proposito di stravaganze, ve ne raccontiamo un’altra, che potreste incontrare senza capire se vi recate a Londra nel mese di novembre: molti cittadini porteranno all’occhiello un papavero rosso. Si sa, gli inglesi sono molto tradizionalisti e il poppy viene esibito in ricordo dell’eccidio di 300mila soldati nelle Fiandre nel 1917. Il rosso del papavero simboleggia, appunto, il sangue versato. Il clou della cerimonia è l’11 novembre, con i riti del Remembrance Day.

Se non siete ancora sazi di miti e leggende, guidate (tenendo la destra) fino a Stonehenge, il monumento preistorico forse più famoso del mondo. Non vi faranno entrare dentro il circolo di pietre megalitiche, che secondo gli scienziati è solo un antichissimo osservatorio astronomico interessato allo studio di equinozio e solstizio, ma andatelo a chiedere ai seguaci del Celtismo, della Wicca o di qualunque altra religione neopagana che ogni giorno vengono qui in pellegrinaggio!

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