Stipendio infermiere: quanto guadagna in Italia? [2020] - StudentVille
Quanto guadagna un infermiere: stipendio mensile

Quanto guadagna un infermiere: stipendio mensile

Quanto guadagna un infermiere: stipendio e sacrifici

Quanto guadagna un infermiere in Italia? E, cosa da tenere presente, il suo stipendio è equiparato al lavoro che svolge oppure è effettivamente sottopagato? In Italia purtroppo ci sono delle professioni importantissime e indispensabile che però vengono sottovalutate e per fino sottopagate come ad esempio gli infermieri che ogni giorno fanno di tutto per salvare e proteggere la vita di noi pazienti. Non è assolutamente facile ricoprire ruoli di tale importanza e neanche diventare un buon infermiere, ci vogliono anni di studi, esami da superare, tante cose da tenere a mente e se è vero che “la pratica batte la grammatica” gli anni in cui formarsi e fare le proprie esperienze sono tanti.

Un buon infermiere non solo è chi sa fare una puntura senza far sentire dolore, ma chi ha requisiti che vanno oltre la manualità e che sono umiltà, senso umano e tanta solidarietà. Non è facile lavorare in contesti del genere dove ogni giorno ci si confronta con situazioni spiacevoli dal punto di vista umano, ed è proprio per questo che bisognerebbe riconoscere in modo esemplare l’immenso lavoro che svolgono. In Italia, purtroppo, questi lavori sensibili non vengono adeguatamente retribuiti. Molti giovani laureati alla facoltà di Infermieristica scelgono come alternativa quella di andare all’estero soprattutto nel settore medico. Eccellenze che l’Italia lascia andare via senza pensarci su due volte, perché  spesso lo stipendio è basso e ancora più spesso è difficile trovare lavoro. Ma fare assistenza infermieristica non è solo un lavoro, ma una vera e propria missione.

Stipendio Mensile di un infermiere: qual è

Si tratta di una carriera che, come molti dicono, sarà una delle professioni più ambite e gettonate del futuro, in un paese che invecchia come l’Italia giorno per giorno e in un paese dove i giovani continuano a sperare e a studiare per ritrovarsi poi a preparare le valigie e partire. Negli ultimi anni però le professioni sanitarie hanno avuto un incremento singolare, e i corsi per specializzarsi danno sempre più opportunità come ad esempio il corso OSS (operatore Socio Sanitario). La cura generale della persona si presenta infatti come uno dei più importanti settori economici. L’infermiere si pone come figura centrale in questo tipo di organizzazione, il cuore di quelle che sono le mansioni nelle cliniche, le case di riposo, le strutture psichiatriche svolgono per i propri pazienti e clienti. Scopriamo qual è il salario di questa professione e come fare il calcolo dello stipendio netto. Lo stipendio varia in base al ruolo e al grado che si ricopre e alla struttura in cui si opera:

  • Infermiere che lavora in ospedale: ha uno stipendio medio che si aggira tra i 1300 e i 1500 euro al mese, a fine carriera grazie a vari supplementi si possono arrivare a sfiorare anche i 2500 euro al mese.
  • Infermiere specializzato: non fa fatica a raggiungere i 2000 euro al mese, questo specialmente nel caso in cui si lavora per cliniche private e soprattutto di notte, in quanto per gli orari notturni è prevista una retribuzione più cospicua rispetto alle ore di lavoro diurno.
  • Infermiere che opera anche a domicilio: non è affatto raro che un infermiere che lavora per una struttura pubblica si metta anche a fare visite a domicilio e private per arrotondare il proprio stipendio e aumentare il proprio salario, la visita a domicilio permette all’infermiere di guadagnare una cifra che solitamente varia dai 15 ai 75 euro a prestazione.

Categorie di Infermieri: cosa sapere

Quella dell’infermiere è una professione molto complessa dal punto di vista morale, umano e di responsabilità. È anche una categoria particolarmente eterogenea, infatti l’infermiere in sé può ricoprire molti ruoli e diremmo molto diversi fra di loro, sempre in corrispondenza alle esigenze della struttura e alla propria formazione. Infatti si può essere:

  • Infermieri semplici: svolgono in genere il lavoro di reparto di più basso livello di responsabilità; ovvero che hanno appena avuto accesso alla professione da poco tempo.
  • Infermieri di sala operatoria: svolgono mansioni di responsabilità più elevata, assistono il chirurgo anche durante le fasi più importanti di un intervento chirurgico.
  • Infermiere ferrista: si tratta di una sottocategoria del personale che svolge l’attività in sala operatoria, quindi svolge diverse mansioni come quella di pulire gli strumenti per l’intervento e passarli al chirurgo.
  • Infermiere di aerea critica: si occupa della gestione del pronto soccorso.

Dal punto di vista pratico l’infermiere assiste gli ammalati presso strutture ospedaliere pubbliche o private. Assiste i disabili e gli anziani. L’infermiere può rivestire il ruolo di lavoratore dipendente o agire da libero professionista con Partita Iva. Invece, dal punto di vista umano e personale,  è un ruolo indispensabile, un lavoro che non può essere fatto solo ed esclusivamente a scopo di lucro, dentro questa professione ci stanno sacrifici, ci sta il cuore, ci sta l’amore per il prossimo, ci sta il coraggio, ci sta la volontà di affrontare tutto con il sorriso, anche quando ci si trova davanti a situazioni buie e oscure.  E se vale la regola  “Diamo a Cesare quel che è di Cesare” è giusto che l’Infermiere abbia le giuste ricompense e i giusti riconoscimenti.

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