Traccia maturità 2019: Primo Levi - Studentville

Traccia maturità 2019: Primo Levi

Prima Prova Esami Maturità 2019: Primo Levi

In vista degli ormai imminenti esami di maturità, vogliamo darvi qualche consiglio su come affrontare la prima prova, quella con cui romperete il ghiaccio, che segnerà l’inizio degli esami. Per fare in modo che arriviate preparati ad affrontare qualsiasi argomento, oggi vi forniremo un esempio di traccia svolta su Primo levi. Perché abbiamo scelto proprio lui? Perché si tratta di una figura di rilievo del ‘900, un famoso autore, celebre non solo per la sua produzione letteraria, ma anche come   Siete pronti a seguire la nostra prova e a fare, con la scusa, un veloce ripasso? Andiamo.

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Tema svolto su Primo Levi: introduzione

Primo Levi nasce il 31 luglio 1919 a Torino. È ricordato come un grande scrittore ma soprattutto perché testimone delle deportazioni naziste,essendo lui stesso un sopravvissuto ai lager nazisti. Nel 1934 Primo Levi si iscrive al Ginnasio, dove ebbe per qualche mese come professore d’italiano Cesare Pavese. La sua vera propensione era rivolta alle materie scientifiche quali la biologia che diventeranno, in seguito, la sua professione e di cui parlerà molto anche nel suo romanzo più celebre Se questo è un uomo. Concluso il percorso scolastico, si iscrive alla Facoltà di Scienze all’ Università e si laurea con lode nel 1941. Nel 1942 si trasferisce a Milano e, nel frattempo, la guerra è in pieno svolgimento. Nel 1943 decide di unirsi alla lotta partigiana e viene quasi subito catturato dalla milizia fascista. Un anno dopo viene portato nel campo di concentramento di Fossoli e successivamente deportato ad Auschwitz. Nonostante sia sopravvissuto a tali atrocità e orrore,  muore suicida l’11 aprile 1987, forse a causa delle esperienze strazianti che ha subito.

Traccia svolta su Primo Levi: svolgimento

Se questo è un uomo, pubblicato nel 1947, rappresenta un documento importantissimo delle violenze subite da molte vite umane, straziate e private della propria dignità. Si tratta di un romanzo testimonianza, raccontata con dovizia di dettagli, dell’atroce esperienza vissuta da tutti quegli esseri umani deportati, ingiustamente, nei campi di concentramento. Questo romanzo non vuole essere un punto di vista critico sulla faccenda, non vuole esprimere alcun tipo di giudizio, ma dire solo ed esclusivamente la verità sulle violenze che milioni e milioni di uomini, donne, bambini e anziani hanno dovuto subire per volere dei nazisti. Il punto di vista che viene espresso è lucido, pragmatico e chiaro; il romanzo è stato scritto perché Primo Levi è riuscito a salvarsi ed ha riportato nero su bianco quanto accaduto nei lager e lo ha fatto con estrema lucidità e chiarezza di contenuti. Il celebre autore è stato liberato il 27 gennaio 1945 in occasione dell’arrivo dei Russi al campo di Buna-Monowitz.

Traccia svolta su Primo Levi: conclusione

Dopo quasi vent’anni dalla sua liberazione, ha composto un altro romanzo,  La Tregua, dove racconta le emozioni e il vissuto del suo rientro a casa. La sua penna non si è mai fermata, il suo pensiero ha continuato a trasformarsi in scritti, infatti ha regalato al mondo altre opere, in particolare racconti: “Storie naturali”, “Vizio di forma”, “Il sistema periodico”; una raccolta di poesie “L’osteria di Brema” e altri libri come “La chiave a stella”, “La ricerca delle radici”, “Antologia personale” e “Se non ora quando”. Infine scrive nel 1986 un altro testo, “I Sommersi e i Salvati”, in relazione ai lager nazisti. Dei libri di Levi sono stati lo spunto per due film: La strada e La tregua.

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