Intelligenza Artificiale, il 9 ottobre il primo congresso nazionale in Normandia

Intelligenza Artificiale, il 9 ottobre il primo congresso nazionale in Normandia

L'intelligenza artificiale ha attraversato un'evoluzione straordinaria negli ultimi decenni, trasformandosi da curiosità tecnologica a protagonista del dibattito pubblico.
Intelligenza Artificiale, il 9 ottobre il primo congresso nazionale in Normandia

L’intelligenza artificiale ha attraversato un’evoluzione straordinaria negli ultimi decenni, trasformandosi da curiosità tecnologica a protagonista del dibattito pubblico. Dal memorabile scontro del 1997 tra Deep Blue e Garry Kasparov alle attuali tecnologie generative, l’IA ha raggiunto prestazioni che superano spesso quelle dell’intelligenza umana.

Oggi la Francia si interroga su una questione fondamentale: l’intelligenza artificiale rappresenterà un’alleata o una minaccia per le capacità cognitive umane? Questa domanda non è più teorica, ma richiede risposte concrete per orientare le politiche educative e tecnologiche del paese.

Il congresso nazionale a Caen: focus sull’IA

Il 9 ottobre prossimo l’università di Caen, in Normandia, ospiterà il primo Congresso nazionale sull’Intelligenza Artificiale francese. L’evento, organizzato dal quotidiano Ouest-France in collaborazione con la Regione Normandia, riunirà circa 600 professionisti del settore, rappresentanti politici e intellettuali per affrontare una questione fondamentale: l’IA rappresenterà un’alleata o una minaccia per l’intelligenza umana?

Tra i partecipanti di spicco figura Luc Ferry, filosofo e scrittore francese nonché ex ministro dell’Educazione Nazionale, autore del recente saggio “IA: grand remplacement ou complémentarité?”. Il congresso si propone come momento cruciale per definire strategie e orientamenti futuri nell’integrazione dell’intelligenza artificiale nei diversi settori della società francese.

Il deskilling e le implicazioni sull’educazione

Il fenomeno del deskilling rappresenta una delle conseguenze più preoccupanti dell’integrazione dell’intelligenza artificiale nel sistema educativo. Secondo il filosofo Luc Ferry, l’utilizzo massiccio di Large Language Model sta compromettendo lo sviluppo autonomo delle capacità cognitive degli studenti, che invece di pensare e ragionare con i propri mezzi, delegano queste funzioni fondamentali alle macchine.

Ferry sostiene con fermezza che l’IA va ben oltre il semplice supporto didattico, arrivando a sostituire completamente il lavoro intellettuale umano. Un esempio emblematico emerge dall’osservazione di docenti universitari che registrano un netto miglioramento nei compiti svolti a casa rispetto a quelli realizzati in aula. La spiegazione è semplice: i primi vengono elaborati con l’ausilio di ChatGPT e altri strumenti di intelligenza artificiale generativa, mentre i secondi no.

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