L’ordinanza ministeriale n°3, emanata il 9 gennaio 2025, ha introdotto un importante cambiamento nel sistema di valutazione della scuola primaria. Nonostante l’approvazione risalga a quattro mesi fa, l’articolo 7 dell’ordinanza stabilisce un’applicazione transitoria a partire dall’ultimo periodo dell’anno scolastico in corso, per poi entrare pienamente in vigore dall’anno scolastico successivo.
Il rinvio dell’attuazione completa è stato necessario per consentire alle scuole di adattarsi alle novità. Gli istituti hanno infatti bisogno di tempo per aggiornare i criteri di valutazione interni, modificare i registri elettronici, adeguare i documenti valutativi al nuovo formato ministeriale e, non meno importante, informare adeguatamente le famiglie sulle imminenti modifiche al sistema.
I meccanismi di valutazione in dettaglio
La nuova ordinanza introduce giudizi sintetici che sostituiscono le precedenti valutazioni descrittive. Per ogni materia, inclusa l’educazione civica, gli studenti riceveranno uno dei seguenti giudizi: ottimo, distinto, buono, discreto, sufficiente o non sufficiente. Questi giudizi dovranno essere accompagnati da descrizioni dei livelli di apprendimento raggiunti.
La valutazione è affidata collegialmente ai docenti contitolari della classe. Partecipano al processo anche i docenti di religione o attività alternative (limitatamente agli alunni che seguono tali insegnamenti), i docenti di potenziamento che forniscono elementi conoscitivi, e i docenti di sostegno che contribuiscono alla valutazione di tutti gli studenti.
Le operazioni di scrutinio, presiedute dal dirigente scolastico o da un suo delegato formalmente incaricato, richiedono la presenza obbligatoria di tutti i docenti contitolari per garantire la validità della seduta. In caso di assenze, è necessaria la sostituzione con colleghi della stessa disciplina.
Le novità che riguardano la scuola secondaria di primo grado
L’ordinanza ministeriale, pur concentrandosi principalmente sulla scuola primaria, include all’articolo 5 importanti disposizioni per la scuola secondaria di primo grado. In particolare, viene regolamentata la valutazione del comportamento degli studenti, che continuerà a essere espressa in decimi.
Un aspetto cruciale riguarda il voto minimo di sei decimi, requisito indispensabile per l’ammissione alla classe successiva o all’esame conclusivo del primo ciclo di istruzione. Questo criterio rappresenta una soglia minima di accettabilità che gli studenti devono raggiungere nel loro percorso comportamentale.
Le condizioni per il passaggio alla classe successiva
Gli studenti possono essere ammessi alla classe successiva anche quando non hanno pienamente acquisito tutti i livelli di apprendimento previsti, purché la scuola attivi specifiche strategie per facilitare il loro percorso di recupero. La bocciatura rimane una possibilità estremamente rara, riservata esclusivamente a situazioni particolarmente critiche che necessitano di un intervento didattico più radicale.
È importante ricordare che tale decisione può essere presa solo tramite una valutazione unanime da parte del consiglio di classe, sottolineando la necessità di un parere concordato tra tutti i docenti coinvolti nel percorso educativo dell’alunno.