Pensavo di essere nel XXI secolo!! Non all’epoca della Preistoria! Invece mi sono dovuta ricredere!
Vi ricordate di Irina quella ragazza pakistana uccisa dal padre che non accettava la sua storia con un ragazzo italiano? È strano pensare che l’uomo, dopo millenni di storia , abbia sviluppato il campo scientifico, la cultura letteraria e l’ambito giuridico ma sia rimasto attaccato a pregiudizi e a schemi rigidi di catalogazione degli altri.
La tragedia di Romeo e Giulietta, innamorati ma osteggiati dalle loro famiglie, non può non apparire moderna! Quando un popolo, una religione, una cultura, si chiude a riccio dalle altre nascono diffidenze, odio e incomprensioni. E l’amore tra due ragazzi spensierati e innocenti si trasforma in uno spargimento si sangue.
È giusto che la famiglia vieti al figlio di frequentare qualcuno? I genitori sono sempre i genitori ed è giusto che intervengano per proteggerci, ma lo devono fare se spinti da motivazioni valide( il tipo che vuoi frequentare non è raccomandabile, è più grande di te, sei ancora ingenua…). Ma il fattore religioso non può essere quello discriminante! La religione va professata e relegata alla propria intimità, non essere fonte di razzismo! Vale lo stesso per la cultura. I popoli possiedono una tradizione diversa, usi e costumi che possono apparire strani agli occhi di un altro popolo, ma la diversità va rispettata non temuta! Ecco perché si dovrebbe cercare di avvicinarsi a quelli che vengono additati con disprezzo come “diversi” , con la certezza che dal confronto e dal dialogo nascono solo cosa buone!
Irina è stata vittima del fanatismo di un padre sordo alla felicità della propria figlia. Non pensate sia un caso lontano dalla nostra realtà, perché tutti devono fare i conti con la diversità e scegliere in che modo affrontarla ci prepara al futuro che vogliamo costruire!
di Gloria Andolfo