Lavori socialmente utili: quali sono e a che servono - StudentVille

Lavori socialmente utili: quali sono e a che servono

Lavori socialmente utili: quali sono e a che servono

Lavori socialmente utili: tutte le info

Avete mai sentito parlare di lavori socialmente utili? Volete qualche informazione in più? Non potevate capitare in un momento migliore in un posto migliore perché oggi vogliamo condividere con voi tutto quello di cui siamo a conosenza su quali sono e a cosa servono. Per rendervi le idee ancora più chiare, vi riportiamo ciò che si trova sul sito web dell’Inps, alla pagina dedicata, i lavori socialmente utili sono definiti come “tutte le attività che hanno per oggetto la realizzazione di opere e la fornitura di servizi di utilità collettiva, mediante l’utilizzo di particolari categorie di soggetti”.

Lavori socialmente utili: quali sono

I lavori socialmente utili posson riguardare le seguenti categorie:

  • Servizi alla persona, con particolare riferimento alle fasce d’età dell’infanzia, dell’adolescenza e della vecchiaia; così come la riabilitazione e il recupero di tossicodipendenti, portatori di handicap e interventi mirati a trattare le devianze sociali.
  • Valorizzazione del patrimonio culturale ed artistico, mediante attività di promozione, allestimento e custodia di strutture museali ed espositive, il riordino di archivi, la custodia e la vigilanza di impianti e attrezzature sportive, di centri sociali e socio-assistenziali.
  • Salvaguardia dell’ambiente e tutela del territorio; raccolta differenziata, gestione di discariche e impianti per il trattamento dei rifiuti solidi urbani e alla manutenzione del verde pubblico. Miglioramento del sistema dei trasporti e nella bonifica di aree industriali dismesse.

Lavori socialmente utili: a cosa servono

I lavori socialmente utili possono essere promossi da Pubblica Amministrazione, Enti Pubblici economici, società a prevalente partecipazione pubblica, cooperative sociali e sono rivolti alle seguenti categorie di soggetti:

  1. lavoratori in cerca di prima occupazione;
  2. disoccupati iscritti da più di due anni nelle liste di collocamento;
  3. iscritti nelle liste di mobilità che non percepiscono l’indennità;
  4. iscritti nelle liste di mobilità percettori dell’indennità o di altro trattamento speciale di disoccupazione;
  5. lavoratori in cassa integrazione guadagni straordinaria;
  6. gruppi di lavoratori in esubero individuati da specifici accordi;
  7. lavoratori individuati dalle Commissioni Regionali per l’impiego;
  8. detenuti ammessi al lavoro esterno.

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