Volontariato: se ne parla nel CV? - Studentville

Volontariato: se ne parla nel CV?

Volontariato: se ne parla nel CV?

Compilare il curriculum vitae non è semplice: i dubbi spuntano fuori come i funghi. Tra questi ce n’è uno molto frequente, ovvero: è giusto inserire le esperienze di volontariato nel CV?E in quale sezione vanno eventualmente messe?

Il campo del no profit può rappresentare un valore aggiunto agli occhi del possibile datore di lavoro: ecco come procedere.

Cosa si intende per volontariato

Anche se non semplice – si tratta di un argomento veramente vasto – proviamo a fare un po’ di chiarezza su cosa si intenda effettivamente per volontariato. Sotto tale definizione rientrano le attività di sostegno ed aiuto profuse da soggetti privati (solitamente a titolo gratuito) nei confronti di enti o persone. Che sia per solidarietà, semplice altruismo o altra motivazione, tale attività si esplica in diversi settori che possono spaziare dal mondo della natura e degli animali all’assistenza di persone in difficoltà, come anziani e portatori di handicap.

Volontariato nel curriculum: sì o no?

In linea generale, se lo scopo di ogni curriculum che si rispetti è quello di emergere tra i vari candidati per la posizione di turno catturando in qualche modo l’attenzione dei recrutatori, allora inserire le esperienze di volontariato può fare la differenza. E’, invece, fortemente consigliato in alcuni casi, come ad esempio:

  • se il settore o la mansione svolta nella propria attività di volontariato è simile o uguale a quella alla quale si sta aspirando
  • se le competenze acquisite nel volontariato possono rappresentare una dote rispetto alla posizione alla quale si sta aspirando
  • se il candidato non ha molte esperienze lavorative alle spalle e l’attività di volontariato può rappresentare una sorta di bigliettino da visita. Solitamente chi ha svolto volontariato è portato per il lavoro di squadra e sviluppa capacità organizzative non indifferenti.

Dove inserire il volontariato nel CV?

Nonostante descrivere un’esperienza di volontariato non sia facile come si pensi – ve ne accorgerete solo provandoci – è importante farlo nel miglior modo possibile, in maniera concisa ma allo stesso tempo esaustiva. E, soprattutto, inserirlo nel posto giusto. Dove va messo il volontariato nel curriculum? In genere dopo la sezione delle esperienze lavorative e quelle relative alla formazione. Se utilizzate il curriculum vitae europeo europass il volontariato fatto va preferibilmente aggiunto nelle apposite sezioni Capacità e competenze personali e Capacità e competenze sociali, a seconda della tipologia.

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