Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha firmato il decreto che introduce ufficialmente le Linee guida sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale in ambiente scolastico. Il provvedimento stabilisce un quadro operativo che definisce tempi, modalità e criteri precisi per l’introduzione delle nuove tecnologie nel contesto didattico, garantendo sempre il rispetto delle normative italiane ed europee in materia di privacy e sicurezza.
Il documento, destinato a tutte le istituzioni scolastiche, promuove un uso etico e consapevole dell’intelligenza artificiale in classe e mira a favorire la condivisione dei progetti tra scuole, creando una rete nazionale di buone pratiche che permetterà lo scambio di esperienze e metodologie innovative tra gli istituti del territorio.
La sezione IA sulla piattaforma unica
A partire dall’anno scolastico 2025/26, la piattaforma ministeriale Unica integrerà una nuova area completamente dedicata all’intelligenza artificiale. Questo spazio digitale è stato progettato specificamente per fornire supporto operativo a dirigenti scolastici, docenti e referenti per la protezione dei dati nell’implementazione di strumenti tecnologici avanzati.
La sezione offrirà diverse funzionalità strategiche: la consultazione di progetti già avviati da altre istituzioni scolastiche, il caricamento dei propri attraverso una “Scheda progetto IA” standardizzata, e l’accesso a checklist precompilate per verificare la conformità normativa.
Saranno inoltre disponibili materiali metodologici costantemente aggiornati in base agli sviluppi normativi e giurisprudenziali, accompagnati da un’area FAQ che chiarisce i punti fondamentali delle Linee guida ministeriali. L’intera architettura è stata sviluppata escludendo completamente l’inserimento di dati personali, garantendo il pieno rispetto dei principi di tutela della privacy.
Il progetto pilota in classe
La sperimentazione biennale attualmente in corso rappresenta un banco di prova concreto per l’integrazione dell’intelligenza artificiale nelle attività didattiche. Il progetto coinvolge 15 classi distribuite strategicamente tra Lazio, Lombardia, Toscana e Calabria, utilizzando un assistente virtuale integrato nella piattaforma Google Workspace for Education per supportare l’insegnamento delle materie STEM e delle lingue straniere.
Il sistema è progettato per identificare automaticamente le difficoltà di apprendimento degli studenti, fornendo ai docenti strumenti avanzati per pianificare interventi didattici mirati e personalizzati. Questa metodologia trova fondamento nello studio condotto da Benjamin S. Bloom nel 1984, secondo cui un supporto individuale costante può migliorare significativamente i risultati scolastici degli studenti.
L’Invalsi avrà il compito di valutare l’efficacia della sperimentazione, confrontando i dati delle classi coinvolte con quelli di gruppi di controllo. In caso di riscontri positivi, l’estensione a livello nazionale dell’iniziativa è già programmata per il 2026.