La riforma della maturità 2026 segna una svolta decisiva verso la valorizzazione delle singole discipline, abbandonando l’approccio interdisciplinare introdotto nel 2017. Il ministro Giuseppe Valditara ha sottolineato come il precedente sistema portasse a “collegamenti forzati” che compromettevano lo studio specifico delle materie.
La nuova impostazione elimina i collegamenti artificiosi tra discipline diverse, concentrandosi sulla valutazione delle competenze disciplinari specifiche. Questo cambiamento risponde alla necessità di verificare la preparazione degli studenti nelle singole aree del sapere, restituendo centralità allo studio approfondito di ogni materia del percorso formativo.
La revisione dell’esame orale
L’esame orale della Maturità 2026 subisce una trasformazione strutturale significativa, con l’introduzione di interrogazioni disciplinari specifiche su quattro materie chiave del piano di studi. Questa modifica elimina definitivamente il documento d’innesco che caratterizzava l’approccio precedente, sostituendolo con una valutazione diretta delle competenze acquisite nelle singole discipline.
La commissione d’esame viene inoltre ridimensionata da sette a cinque membri, snellendo il processo valutativo e concentrando l’attenzione sulla preparazione tecnica degli studenti. Le quattro discipline saranno selezionate direttamente dal MIM, garantendo uniformità nazionale e permettendo una preparazione mirata da parte dei candidati.
I limiti nell’assegnazione dei punti bonus
La riforma della Maturità 2026 introduce una significativa riduzione dei crediti extra che la commissione può assegnare agli studenti. Rispetto al sistema attuale, che consente fino a 5 punti bonus, il nuovo regolamento stabilisce un tetto massimo di 3 punti aggiuntivi.
La struttura del punteggio rimane invariata: 20 punti per ciascuna delle due prove scritte, 20 punti per l’esame orale e 40 punti derivanti dal credito scolastico. Tuttavia, questa modifica avrà un impatto diretto sul raggiungimento del punteggio massimo di 100 punti.
La commissione potrà assegnare i punti bonus esclusivamente agli studenti che dimostreranno una preparazione particolarmente brillante durante l’esame, rendendo più selettivo l’accesso al punteggio eccellente.
La programmazione delle materie d’esame
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito avrà il compito di selezionare le quattro discipline principali che costituiranno il nucleo dell’esame orale, con comunicazione ufficiale prevista entro il mese di gennaio. Questa scelta anticipata rappresenta un elemento di trasparenza fondamentale per consentire agli studenti di orientare efficacemente la propria preparazione finale.
La definizione precoce delle materie d’esame elimina l’incertezza che caratterizzava il precedente sistema, permettendo ai candidati di concentrare gli sforzi di studio su aree disciplinari specifiche e ben definite. Gli istituti scolastici potranno così adeguare i percorsi didattici dell’ultimo anno, garantendo un approfondimento mirato delle discipline selezionate dal ministero per la valutazione finale.