Novità scuola dal 2026: quattro materie all’orale e card docente estesa ai supplenti

Novità scuola dal 2026: quattro materie all’orale e card docente estesa ai supplenti

Il decreto approvato in Senato ridefinisce l'esame di Stato, introducendo innovazioni significative per il sistema scolastico italiano.
Novità scuola dal 2026: quattro materie all’orale e card docente estesa ai supplenti

Il decreto, approvato in Senato, ridefinisce l’esame di Stato rinominandolo “maturità” e introduce innovazioni significative per il sistema scolastico. La card docente si estende a 190mila supplenti e personale educativo, includendo importanti restrizioni per l’acquisto di software e hardware.

La misura mira a migliorare l’efficienza e la trasparenza dell’istruzione italiana. Il provvedimento segna un passo decisivo per la riforma educativa.

La limitazione della sessualità in classe

Il nuovo emendamento sul consenso informato estende il divieto di trattare la sessualità fino alle medie, scandendo un limite ben definito.

I deputati dem, insieme a M5S ed Avs, criticano la misura, definendola un’azione che priva le giovani generazioni di informazioni complete, mentre il relatore ribadisce che non si impedisce l’educazione, ma si mantiene un rigido quadro normativo e trasparenza.

Il decreto 127 e la riforma degli esami

Il decreto 127 introduce significative modifiche agli esami di Stato, operative da giugno 2026. La riforma ridefinisce l’esame orale limitandolo a quattro materie prescelte, mentre le commissioni saranno composte da cinque membri.

Inoltre, il decreto prevede bonus per risultati eccezionali, promuovendo criteri di valutazione più stringenti e incentivando gli studenti verso prestazioni superiori. Il decreto punta a semplificare il processo.

La filiera formativa tecnologico-professionale

Il modello “4+2” per la filiera formativa tecnologico-professionale offre un percorso strutturato per la specializzazione dei futuri docenti di sostegno. La riforma prevede l’allungamento dei percorsi formativi, consentendo la partecipazione dei precari con maggiori anni di servizio e introducendo nuove scadenze per le specializzazioni estere.

Le innovazioni mirano a elevare la qualità complessiva del personale educativo garantendo maggiori opportunità formative.

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