Maturità: il 50% degli studenti insufficiente in italiano e matematica e riforme di Valditara

Maturità: il 50% degli studenti insufficiente in italiano e matematica

I numeri dell'ultimo esame di maturità dipingono un quadro preoccupante: 250 mila studenti su 500 mila hanno ottenuto risultati insufficienti in italiano e matematica.
Maturità: il 50% degli studenti insufficiente in italiano e matematica

I numeri dell’ultimo esame di maturità dipingono un quadro preoccupante: 250 mila studenti su 500 mila hanno ottenuto risultati insufficienti in italiano e matematica. Le prove Invalsi confermano un divario territoriale marcato, con il Mezzogiorno particolarmente penalizzato rispetto alle regioni settentrionali.

Questa situazione si intreccia strettamente con il fenomeno dell’abbandono scolastico, evidenziando lacune strutturali nel sistema educativo che richiedono interventi mirati e tempestivi per garantire pari opportunità formative su tutto il territorio nazionale.

Il ministero in azione per un sistema scolastico rinnovato

Le dichiarazioni del ministro Giuseppe Valditara delineano una strategia di intervento su più fronti. Oltre al cambiamento del formato dell’orale della maturità, emerso dopo il rifiuto di cinque studenti di sostenere il colloquio, il ministro ha annunciato l’intenzione di modificare i programmi scolastici per rafforzare l’insegnamento di italiano e matematica.

La sperimentazione Agenda Sud ha dimostrato risultati positivi nelle scuole coinvolte, dove gli studenti hanno migliorato notevolmente le performance in queste materie fondamentali, fornendo un modello replicabile su scala nazionale.

Il piano Agenda Sud e le nuove indicazioni nazionali

Il programma Agenda Sud rappresenta un pilastro fondamentale nella strategia del ministero per contrastare i divari di competenze nel Mezzogiorno. Come sottolineato da Valditara, le scuole coinvolte nella sperimentazione hanno registrato miglioramenti significativi nelle performance di italiano e matematica, dimostrando l’efficacia dell’approccio adottato. Il ministero ha confermato l’intenzione di investire risorse aggiuntive per espandere questa iniziativa.

Parallelamente, dopo l’estate 2025 è prevista la pubblicazione della prima bozza delle nuove indicazioni nazionali per il secondo ciclo d’istruzione, completando così il processo di riforma già avviato per il primo ciclo. Questa riorganizzazione programmatica punta a rafforzare l’insegnamento delle materie fondamentali.

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