Mobilità intercompartimentale dei docenti, l'emendamento 105.31 al vaglio delle commissioni parlamentari

Mobilità intercompartimentale dei docenti, l'emendamento 105.31 al vaglio delle commissioni parlamentari

Il gruppo Mobilità intercompartimentale dei docenti chiede al Parlamento di rimuovere i vincoli che impediscono al personale scolastico di transitare verso altri comparti della P.A.
Mobilità intercompartimentale dei docenti, l'emendamento 105.31 al vaglio delle commissioni parlamentari

Il gruppo “Mobilità intercompartimentale dei docenti”, che conta 7.200 iscritti, ha rilanciato con fermezza alle forze parlamentari la richiesta di rimuovere le limitazioni che impediscono al personale della scuola di transitare verso altri rami della Pubblica amministrazione. La mobilità intercompartimentale consente ai dipendenti pubblici di spostarsi da un comparto all’altro della P.A., ma per il personale scolastico questa possibilità è attualmente bloccata.

La richiesta nasce da esigenze professionali concrete e risponde alla necessità di offrire alternative a docenti e personale ATA che desiderano proseguire la carriera in altri settori pubblici. Il contrasto è evidente: da un lato la spinta organizzata del gruppo, dall’altro l’assenza di uno strumento normativo operativo che consenta realmente il passaggio tra comparti diversi della Pubblica amministrazione.

L’emendamento 105.31: proposta nella legge di bilancio 2026 e soggetti promotori

All’interno della legge di bilancio 2026 è stato depositato l’emendamento 105.31, presentato dal senatore Lombardo e promosso dal sindacato Anief. La proposta mira ad aprire la mobilità intercompartimentale, via considerata chiusa ormai da troppo tempo secondo i proponenti.

Il testo interviene sulle limitazioni che oggi impediscono al personale scolastico di transitare verso altri comparti della Pubblica amministrazione. Il gruppo “Mobilità intercompartimentale dei docenti” ha rilanciato con fermezza la richiesta alle forze parlamentari, sottolineando l’urgenza di superare gli attuali vincoli normativi.

L’emendamento si inserisce nel quadro della procedura ordinaria prevista per la legge di bilancio, seguendo l’iter parlamentare stabilito per questo tipo di proposte. L’iniziativa legislativa risponde alla pressione esercitata da migliaia di iscritti al gruppo, che chiedono strumenti operativi concreti per facilitare il passaggio di comparto.

Le ricadute dichiarate: prevenzione del burnout, valorizzazione delle competenze, accesso per il precariato

Il Comitato promotore ha individuato tre finalità principali che giustificano la proposta di apertura della mobilità intercompartimentale.

La prima riguarda il contrasto al burnout professionale: consentire al personale docente di transitare verso altri ruoli della Pubblica amministrazione rappresenterebbe un’alternativa concreta per chi vive condizioni di stress e disagio lavorativo nella scuola, offrendo una via d’uscita che non implichi l’abbandono definitivo del pubblico impiego.

La seconda finalità attiene alla valorizzazione delle competenze acquisite nel settore scolastico. Secondo i proponenti, le esperienze maturate nell’insegnamento e nella gestione amministrativa degli istituti costituiscono un patrimonio professionale spendibile in altre articolazioni della P.A., favorendo così una circolazione di conoscenze che potrebbe migliorare l’efficienza complessiva del sistema pubblico.

Infine, l’emendamento viene presentato come strumento per ampliare le opportunità di assunzione del precariato scolastico. L’apertura di nuovi canali di mobilità libererebbe posti attualmente occupati, consentendo l’ingresso di personale precario in ruolo attraverso procedure concorsuali o di stabilizzazione già previste dall’ordinamento.

Le prossime tappe: verifica di ammissibilità nelle commissioni V e VII di Camera e Senato

L’emendamento 105.31 si trova attualmente nella fase di verifica preliminare. Le Commissioni V e VII di Camera e Senato sono chiamate a valutarne l’ammissibilità, passaggio tecnico necessario prima di qualsiasi discussione nel merito della proposta.

L’esito di questa valutazione determinerà se il testo potrà proseguire nell’iter parlamentare ordinario previsto per la legge di bilancio 2026. Il giudizio delle commissioni rappresenta quindi uno snodo proceduralmente vincolante per il seguito della misura.

Le posizioni: il gruppo dei docenti e il ruolo di Anief

Il gruppo Mobilità intercompartimentale dei docenti rivolge ai parlamentari un invito esplicito a “superare gli indugi” e ad aprire concretamente la porta della mobilità, rimasta chiusa da tempo. L’appello sottolinea l’urgenza di tradurre in norma una richiesta considerata ormai matura.

In questa fase, Anief agisce come promotore dell’emendamento, offrendo sostegno tecnico e organizzativo all’iniziativa parlamentare del senatore Lombardo.

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