"Sei grassa, ammazzati", 12enne bullizzata in una scuola di Treviso - Studentville

"Sei grassa, ammazzati", 12enne bullizzata in una scuola di Treviso

Una 12enne di Treviso viene bullizzata da più di un anno dai compagni di scuola: frasi come "Sei grassa, ammazzati" sulla chat Whatsapp di classe.

Ennesimo caso di bullismo a scuola. Ad esserne vittima questa volta è una 12enne che frequenta una scuola media della città di Treviso. La ragazzina sarebbe stata pesantemente insultata dai suoi compagni di classe per via del suo aspetto fisico. Su questo si sarebbero incentrati gli insulti che, naturalmente, hanno messo in serie difficoltà psicologiche la ragazzina. Tanto da spingere i genitori a chiedere alla scuola di prendere provvedimenti in merito, prima di valutare se sporgere denuncia.

“Sei grassa, ammazzati”, 12enne bullizzata a scuola

Il bullismo è un comportamento aggressivo intenzionale che viene ripetuto nel tempo e che può assumere diverse forme. Non è necessariamente sempre fisico. Come in questo, caso l’aggressività viene affidata alle parole. La ragazzina, che sarebbe destinataria di insulti e minacce già da un anno, sarebbe stata derisa per il suo aspetto fisico.

Sei grassa, ammazzati” è una delle frasi che si è sentita rivolgere nel tempo e con le quali i suoi compagni di classe, a quanto pare, ne inciterebbero il suicidio. Prova di tali parole sono le chat di classe su Whatsapp. Ora, nonostante le scuole possano mettere in atto programmi di prevenzione o tattiche per affrontare il bullismo, è indubbio il fatto che quest’ultimo abbia già avuto conseguenze negative sulla salute mentale della vittima. Come se non bastasse, uno dei bulli avrebbe deciso di diventare il compagno di banco della giovane, sedendosi al suo fianco durante le lezioni.

I genitori valutano se sporgere denuncia

A seguito dell’intensificarsi delle azioni di bullismo negli ultimi tempi, la situazione è peggiorata, tanto da spingere i genitori della ragazzina, attualmente in attesa dei provvedimenti da parte della scuola, di valutare se sporgere denuncia. Madre e padre della 12enne sono venuti a conoscenza di quanto la figlia stesse affrontando solamente nelle ultime settimane. A seguito di lunghi silenzi e poi pianti a dirotto, del rifiuto sempre più ostinato di andare a scuola, la studentessa ha trovato il coraggio di confidare quanto le stesse accadendo.

La famiglia al momento non ha sporto denuncia tentando la via della risoluzione tramite la scuola. Si attende di capire quali provvedimenti verranno adottati dal dirigente scolastico in merito a tali spiacevoli avvenimenti. Non finiremo mai di ripetere come il bullismo vada affrontato in modo tempestivo, per evitare che diventi un problema più grande e permettere alle vittime di recuperare il più presto possibile.

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